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L’attacco di Israele all’Iran ‘potrebbe essere imminente’

20:59

Trattative con Washington. Teheran: ‘La reazione sarà dura’

Israele prepara la risposta all’Iran – che potrebbe essere ‘imminente’ per la Nbc – e tratta con Washington. ‘Non c’è altra scelta’, avrebbe detto ieri il ministro della Difesa Gallant al collega del Pentagono Austin. ‘Se Israele farà una nuova azione contro l’Iran, dovrà affrontare una risposta molto forte’, ha detto il ministro degli Esteri Amirabdollahian al telefono con il russo Lavrov. Secondo il Wsj, ‘il lancio è fallito per metà dei droni’ di Teheran. ‘È stato uno spettacolare fallimento’, dice la Casa Bianca che esclude il coinvolgimento degli Usa nell’eventuale risposta israeliana. Il presidente Biden chiede al Congresso di sbloccare subito gli aiuti a Israele e Ucraina, mentre all’Onu si discutono le sanzioni all’Iran. L’Italia si blinda contro il rischio terrorismo. Più controlli al Salone del Mobile e per gli eventi sportivi contro la minaccia di lupi solitari.

20:21

Tajani, pronti a misure contro Iran ma Israele non reagisca

“Chiediamo che l’Iran e i gruppi affiliati cessino i loro attacchi. Siamo pronti ad adottare ulteriori misure in risposta ad eventuali nuove iniziative destabilizzanti”. Lo afferma il ministro degli Esteri Antonio Tajani in audizioni alle commissioni esteri congiunte. “Auspichiamo che, forte della vittoria militare, Israele voglia far prevalere il buon senso desistendo da ulteriori reazioni che potrebbero innescare una spirale di violenza dannosa per tutti”, ha chiesto d’altro canto il vicepremier.

20:09

Usa, non siamo coinvolti nell’eventuale risposta d’Israele

“Il governo israeliano deciderà da solo se ci sarà una risposta” all’attacco iraniano “e quale sarà la risposta”. Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Usa John Kirby, sottolineando che gli Stati Uniti “non sono coinvolti nell’eventuale risposta” israeliana.

19:54

Casa Bianca, attacco dell’Iran uno spettacolare fallimento

L’attacco dell’Iran a Israele è stato uno “spettacolare” fallimento: lo ha detto il portavoce della Casa Bianca, John Kirby.

19:53

Il capo dell’Idf, Israele risponderà all’attacco dell’Iran

Israele risponderà all’attacco dell’Iran. Lo ha detto il capo di stato maggiore dell’esercito Herzi Halevi parlando nella base dell’aviazione di Nevatim, uno degli obiettivi dei droni e dei missili di Teheran sabato scorso. “Il lancio di così tanti droni e missili nel territorio israeliano – ha detto – avrà la sua risposta”.

19:44

Media Usa, la risposta d’Israele potrebbe essere imminente

La risposta di Israele all’attacco di sabato dell’Iran potrebbe essere “imminente”. Lo riferisce una fonte israeliana citata dalla Nbc dopo la riunione del gabinetto di guerra israeliano.

19:09

Israele, ‘ridotti gli attacchi su Gaza per accordo sugli ostaggi’

Il motivo per cui Israele ha ridotto l’intensità delle operazioni militari sulla Striscia è che vuole “raggiungere un accordo sugli ostaggi”. Lo ha detto il ministro Miki Zohar parlando alla Knesset. “La ragione di questo – ha spiegato – è che noi vogliano raggiungere una intesa sugli ostaggi. Se quest’intesa non ci sarà, torneremo alla soluzione militare”.

18:39

Bozza vertice Ue, i 27 condannano con forza l’Iran

“Il Consiglio Europeo condanna con forza e senza equivoci l’attacco dell’Iran contro Israele e rinnova la sua piena solidarietà con il popolo israeliano e l’impegno alla sicurezza di Israele”. Lo si legge nella bozza di conclusioni del vertice dei leader del 17-18 aprile. Nel documento è stato aggiunto un intero capitolo sul Medio Oriente. I leader, chiedendo alle parti di “esercitare la massima moderazione”, rinnovano anche la volontà di “lavorare con i partner” per mettere fine alla crisi a Gaza, “raggiungendo una tregua immediata e il rilascio degli ostaggi”.

18:34

Biden, evitare l’escalation del conflitto in Medio Oriente

Joe Biden ha ribadito di voler evitare una escalation del conflitto in Medio Oriente, ricevendo alla Casa Bianca il premier iracheno Mohammed Shiaa Al-Sudani.

18:02

Cnn, ‘Israele posticipa i piani per l’operazione a Rafah’

Israele pianificava di muovere i primi passi verso un’offensiva di terra a Rafah questa settimana, ma ha deciso di posticipare i piani dopo l’attacco iraniano e le riflessioni su come rispondere a Teheran. Lo riporta la Cnn citando due fonti israeliane. I piani originari prevedevano che oggi l’aeronautica israeliana iniziasse a lanciare volantini in alcune parti della città per preparare le operazioni di evacuazione, hanno detto le fonti. Ma, ha riferito un funzionario israeliano, l’attacco iraniano ha fatto rinviare il piano anche se Israele rimane determinato a portare avanti un’offensiva di terra nella città meridionale della Striscia. I tempi delle evacuazioni dei civili e l’imminente offensiva di terra rimangono al momento poco chiari, sottolinea la Cnn, spiegando che l’esercito israeliano ha rifiutato di commentare.

17:51

Gallant a Usa, non c’è altra scelta che rispondere all’Iran

“Non c’è altra scelta se non quella di rispondere all’attacco dell’Iran”. Lo ha detto, secondo il sito Axios che cita fonti informate, il ministro della Difesa Yoav Gallant in una conversazione avuta ieri con il capo del Pentagono Lloyd Austin. La stessa fonte ha ricordato che l’amministrazione Biden e diversi altri Paesi occidentali alleati con Israele stanno esortando il governo di Benyamin Netanyahu a non precipitarsi in una ritorsione contro l’Iran che potrebbe portare a una guerra regionale.

17:44

‘Israele valuta risposta a Iran ma senza guerra regionale’

Il gabinetto di guerra ha concluso la sua riunione sull’Iran. Secondo la tv Canale 12 sono state discusse “diverse opzioni” ognuna delle quali rappresenta “una risposta dolorosa” all’attacco di Teheran ma senza scatenare “una guerra regionale”. Secondo la stessa fonte, l’obiettivo è di scegliere un’opzione che “non sia bloccata dagli Usa”. Il gabinetto, secondo i media, tornerà a riunirsi domani.

17:40

Sunak, ‘il programma nucleare dell’Iran mai così avanzato’

Il programma nucleare dell’Iran non è “mai stato a uno stadio così avanzato”. Lo ha sostenuto il premier britannico Rishi Sunak aggiornando la Camera dei Comuni sugli sviluppi in Medio Oriente dopo la rappresaglia di Teheran contro Israele. Sunak ha poi sollecitato la comunità internazionale all’unità, ribadendo la necessità di evitare un’escalation, ma sottolineando anche “la risposta” comune assicurata dal G7 alla Repubblica Islamica. Non ha invece raccolto la sollecitazione della sua ex ministra Suella Braverman, dell’ultradestra Tory, a etichettare come “terrorista” la Guardia Rivoluzionaria iraniana (i cosiddetti pasdaran).

13:05

Berlino ha convocato l’ambasciatore iraniano

Il governo tedesco ha convocato l’ambasciatore iraniano a Berlino. Lo ha detto un portavoce del ministero degli Esteri in conferenza stampa.

12:36

Meloni: ‘Ferma condanna per l’attacco dell’Iran, ma ora de-escalation’

Nella riunione di ieri del G7 “si è ribadita la necessità di fare tutti la nostra parte per dialogare con tutti gli attori interessati e far passare messaggi di responsabilità”. Lo ha detto a Verona la premier Giorgia Meloni, a margine della sua visita al Vinitaly. “Ribadiamo come governo – ha aggiunto – la nostra ferma condanna per l’attacco iraniano contro Israele. Credo però sia molto importante una de-escalation nel conflitto all’interno di quella regione, tutti quanti ci rendiamo conto che una escalation potrebbe avere conseguenze molto significative”.

11:53

Iran: ‘Agito in modo responsabile, risposta proporzionata’

“Le forze armate iraniane hanno agito in modo responsabile, professionale e logico e hanno colpito solo obiettivi militari di Israele: i nostri attacchi aerei contro Israele si basavano sul capitolo delle Nazioni Unite. Erano necessari, legittimi e proporzionati al recente attacco israeliano al nostro consolato in Siria”. Lo sottolinea il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanani, secondo quanto riporta l’agenzia Irna. Teheran – ha aggiunto – si aspetta che la comunità mondiale, gli Stati Uniti, gli Stati europei, nonché gli Stati regionali, arabi e islamici “sostengano e approvino l’azione dell’Iran contro le mosse provocatorie e illegali di Israele”.

11:06

Schlein: ‘Importante la richiesta di de-escalation del G7’

“Ieri c’è stato un incontro del G7” con “la richiesta di de-escalation” che “troviamo importante”. “La richiesta al governo è fare tutto il possibile per contribuire ad una cessazione del conflitto e del fuoco”, ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein intervistata alla Stampa Estera. “Siamo allo scontro su tutto in politica interna ma su questi temi, a partire dalle nostre posizioni, dialoghiamo”, ha aggiunto. “Il Pd, sin dall’inizio di questa recrudescenza del conflitto, chiede con forza un cessate il fuoco, di liberare gli ostaggi e portare aiuti umanitari. E’ importante trovare un terreno di dialogo in politica internazionale”.

10:30

Iran: ‘Se Israele risponderà, reagiremo più duramente’

“L’attacco limitato dell’Iran contro Israele di sabato sera mirava ad avvertire, scoraggiare e punire il regime sionista. Ma se Israele intraprenderà una nuova azione contro l’Iran, dovrà sicuramente affrontare una risposta molto forte”. Lo ha detto il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian, in un colloquio telefonico con l’omologo russo Serghei Lavrov.

10:16

Scholz: ‘Israele partecipi a sua volta alla de-escalation’

“Ieri ho parlato con gli altri partner del G7, nel corso di una conferenza telefonica su cosa fare, e sono stato lieto di appurare che la nostra valutazione sia identica e il nostro appello è chiaro: l’Iran deve archiviare questa aggressione”. Lo ha detto il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, in un incontro con la stampa a Shangai, trasmesso da Ntv in Germania. A una domanda sull’eventuale reazione di Israele, Scholz ha aggiunto: “Il nostro consiglio è di partecipare loro stessi alla de-escalation”.

10:15

Ambasciatore di Israele: ‘Non diremo come ma fermeremo l’Iran’

“Non è una buona idea dire al nemico cosa faremo” per rispondere agli attacchi contro Israele, “ma finché non troveremo un modo di fermare l’Iran il rischio di escalation continuerà ad esistere”. Lo ha detto l’ambasciatore israeliano Alon Bar a Skytg24.

09:33

Macron: intervenuti sull’attacco dell’Iran, chiesto da Amman

Negli attacchi contro Israele la Francia ha effettuato “intercettazioni” (di droni e missili) su richiesta della Giordania, ha dichiarato il presidente francese Emnmanuel Macron. E ha accusato l’Iran di aver “deciso di colpire Israele”, provocando “una profonda lacerazione”. “Faremo di tutto per evitare un’escalation in Medio Oriente”, ha aggiunto. Macron ha assicurato di voler “fare di tutto per evitare un incendio” in Medio Oriente dopo l’attacco dell’Iran contro Israele. Rispondendo in un’intervista a RMC Sport e BFM TV a 100 giorni dalle Olimpiadi, Macron ha detto: “Abbiamo condannato, siamo intervenuti, faremo di tutto per evitare un incendio e un’escalation. Bisogna isolare l’Iran, aumentare le sanzioni e ritrovare un cammino di pace nella regione”.

08:25

Iran, non sono in programma altre azioni militari contro Israele

“L’attacco dell’Iran contro Israele, in risposta all’attacco dei sionisti contro i locali del consolato iraniano di Damasco, è stata l’azione punitiva minima necessaria per garantire i nostri interessi nazionali e la nostra sicurezza, sulla base del capitolo delle Nazioni Unite”, ha dichiarato il Consiglio supremo di sicurezza nazionale di Teheran. “L’Iran ha preso di mira esclusivamente le basi militari israeliane durante l’operazione e attualmente non è in programma alcuna azione militare contro il regime”, ha sottolineato il Consiglio in un comunicato, citato dall’Irna, aggiungendo: “Il regime sionista ha oltrepassato le linee rosse. Se il regime continuerà le sue azioni malvagie contro l’Iran con qualsiasi mezzo e livello, riceverà una risposta 10 volte più forte”.

07:51

Isw, attacchi dell’Iran a Israele sul modello russo contro Kiev

L’attacco iraniano contro Israele è stato modellato su quelli che i russi usano a ripetizione contro l’Ucraina con grande efficacia, ma i danni a Israele sono stati più limitati del previsto, probabilmente perché gli iraniani hanno sottovalutato le enormi capacità di difesa del Paese rispetto a Kiev: Teheran imparerà la lezione e lavorerà per migliorare la capacità di penetrare le difese israeliane, come hanno fatto i russi. Lo scrivono gli analisti del Think tank americano Isw (The Institutte for the study of war).

I droni iraniani sono stati lanciati molto prima dei missili balistici, probabilmente con l’aspettativa che arrivassero nella finestra di difesa aerea di Israele più o meno nello stesso momento dei missili da crociera. Anche i russi hanno utilizzato più volte questo approccio contro l’Ucraina. Lo scopo è quello di fare in modo che i missili da crociera e i droni più lenti distraggano e superino le difese aeree per consentire ai missili balistici, che sono molto più difficili da abbattere, di raggiungere i loro obiettivi. Gli iraniani – commenta l’Isw, molto probabilmente si aspettavano che pochi, se non nessuno, dei missili da crociera e dei droni avrebbero colpito i loro obiettivi, ma probabilmente speravano che una percentuale significativamente più alta di missili balistici lo facesse. In realtà solo pochi missili balistici sono penetrati nelle difese aeree israeliane e hanno colpito vicino alle basi militari israeliane, dei circa 120 lanciati dagli iraniani. “Le difese aeree ucraine hanno registrato tassi di intercettazione medi pari solo al 46% circa dei missili balistici russi durante i recenti attacchi di grandi dimensioni. Gli iraniani probabilmente si aspettavano che i tassi israeliani sarebbero stati più alti di quelli ucraini ma non superiori al 90% contro una salva di missili balistici così grande: i russi non hanno mai lanciato così tanti grandi missili balistici in un singolo attacco contro l’Ucraina”, si legge sul sito del think tank. L’Ucraina intercetta spesso più del 75% dei missili da crociera e dei droni russi, ma molte di queste intercettazioni avvengono all’interno dell’ombrello della difesa aerea che si occupa anche della difesa dai missili balistici. Gli iraniani quindi probabilmente si aspettavano che almeno alcuni dei loro droni e missili da crociera avrebbero interferito con il targeting israeliano dei missili balistici in arrivo. “La capacità dell’Iran di penetrare le difese aeree israeliane anche con un piccolo numero di grandi missili balistici presenta seri problemi di sicurezza per Israele”, dice l’Isw.

07:18

Pechino invita a ‘massima calma e moderazione’ dopo attacco Iran

 La Cina ha prima definito l’attacco di Israele all’ambasciata iraniana in Siria “estremamente feroce” e ha espresso, poi, “profonda preoccupazione” per la ritorsione dell’Iran contro Israele, sollecitando la “massima calma e moderazione” a tutte le parti coinvolte. E’ la posizione di Pechino ribadita durante la riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza dell’Onu sull’attacco iraniano.
Il numero due della rappresentanza permanente cinese, Dai Bing, ribadito la richiesta di un cessate il fuoco immediato a Gaza, rilevando che la “catastrofe umanitaria è da considerare inaccettabile”. 

07:17

Israele, ‘Idf intercetta un drone in arrivo nel Paese da est’

L’aviazione israeliana ha intercettato, durante la notte un drone che si avvicinava al Paese da est. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui il drone è stato monitorato costantemente dall’Idf e non ha mai posto “una minaccia” e per questo non sono suonate le sirene di allarme. 

07:16

Wsj, lancio non riuscito per metà missili Iran su Israele

Secondo funzionari statunitensi citati dal Wall Street Journal, per metà dei missili balistici dell’Iran contro Israele il lancio non è riuscito o sono caduti prima di raggiungere l’obiettivo.
Secondo Israele, Teheran ha lanciato più di 170 droni carichi di esplosivo, circa 120 missili balistici e circa 30 missili da crociera, quasi tutti sono stati intercettati . 

07:00

Media: ripresi i voli negli aeroporti di Teheran

 L’agenzia di stampa iraniana Tasnim afferma che gli aeroporti della capitale Teheran hanno ripreso i voli lunedì alle 6 di stamattina ora locale. Gli scali Imam Khomeini e Mehrabad avevano sospeso le loro operazioni in seguito all’attacco dell’Iran a Israele. 

05:16

Il premier giapponese Kishida condanna l’attacco dell’Iran

 Il premier giapponese Fumio Kishida condanna con durezza il recente attacco condotto dall’Iran con droni e missili verso Israele, deciso in risposta al bombardamento della sede diplomatica iraniana in Siria a inizio aprile da parte dello Stato ebraico, dove sono morte sette persone. “L’attacco non fa altro che aggravare la già precaria situazione nel Medio Oriente. Siamo estremamente preoccupati e consideriamo la mossa come un’ulteriore istigazione a un conflitto su larga scala”, ha detto Kishida ai media locali. Il premier conservatore, appena tornato dalla visita di Stato a Washington, ha anche affermato che Tokyo proseguirà con gli sforzi diplomatici per evitare un allargamento delle ostilità”, rendendosi disponibile alla cooperazione con altri paesi.

04:42

Israele all’Onu cita l’allarme di Zelensky: ‘Ascoltatelo e svegliatevi’

Il rappresentante permanente di Israele presso le Nazioni Unite, Gilad Erdan, ha invitato la comunità internazionale a condannare l’attacco iraniano a Israele usando le parole del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Negli ultimi anni i civili ucraini sono stati uccisi dal cielo con armi iraniane”, ha detto Erdan durante la riunione d’emergenza di ieri del Consiglio di sicurezza dell’Onu.
“Condannando l’attacco iraniano – ha continuato il funzionario israeliano -, Zelensky ha detto che ‘il suono dei droni iraniani Shahed è lo stesso nei cieli del Medio Oriente e dell’Europa e deve servire da campanello d’allarme per il mondo libero’. Ascoltate il presidente Zelensky – ha incalzato Erdan – e svegliatevi”.

04:24

Blinken sente i ministri di Regno Unito e Germania

 Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha parlato ieri con i suoi omologhi del Regno Unito e della Germania, dopo l’attacco dell’Iran a Israele. Tutte le parti hanno concordato “sull’importanza di condannare l’attacco iraniano nei termini più forti possibili e di prevenire un’ulteriore escalation”, si legge in comunicato del Dipartimento di Stato americano citato dai media Usa.

02:35

Lo speaker della Camera americana vuole votare sugli aiuti a Israele questa settimana

Lo speaker della Camera americana Mike Johnson ha dichiarato che intende mettere al voto la legge sugli aiuti ad Israele questa settimana, ma non ha chiarito se i finanziamenti all’Ucraina faranno parte del pacchetto. “I repubblicani alla Camera e il nostro partito comprendono la necessità di stare dalla parte di Israele. Ci riproveremo questa settimana”, ha detto Johnson alla Fox. 

02:14

Usa: ieri distrutti 80 droni e 6 missili lanciati da Iran e Yemen

 Tra il 13 e il 14 aprile le forze del Comando centrale degli Stati Uniti (Centcom), supportate dai cacciatorpediniere del Comando europeo degli Usa, hanno distrutto con successo più di 80 droni e almeno sei missili balistici destinati a colpire Israele dall’Iran e dallo Yemen.
Lo riferisce lo stesso Centcom in un post su X, sottolineando che “l’attacco senza precedenti e sconsiderato dell’Iran mette in pericolo la stabilità regionale e la sicurezza degli Stati Uniti e delle forze della coalizione”. Le forze Usa, si legge ancora nella nota, “continueranno a difendere Israele contro queste pericolose azioni e a lavorare con tutti i nostri partner regionali per aumentare la sicurezza della regione”. 

01:50

Egitto insiste: cessate il fuoco a Gaza o pericolosa escalation

Il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry è tornato ieri sera a invocare il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, ritenendo l’attacco iraniano a Israele un’avvisaglia del pericolo di una escalation di conflitti nella regione da tempo paventato dal Cairo. Lo ha fatto durante due distinte telefonate con il suo omologo iraniano Hussein Amir Abdollahian e con il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz.
Shoukry, riferisce il suo portavoce Ahmed Abu Zeid, ha espresso la “profonda preoccupazione dell’Egitto per l’escalation militare senza precedenti tra Iran e Israele, che rischia di sfuggire al controllo e minacciare la stabilità della regione mettendo in pericolo i civili di ogni Paese”.

Ha quindi esortato Iran e Israele “a dare prova della massima moderazione e ad astenersi da provocazioni reciproche che potrebbero aumentare la tensione e l’instabilità in Medio Oriente”.

L’Egitto – ha aggiunto – è pronto ad “intensificare gli sforzi in cooperazione con i suoi partner per disinnescare l’attuale crisi, che vede al centro i continui attacchi alla Striscia di Gaza e la sofferenza quotidiana del popolo palestinese”, chiedendo che “prevalga la voce della ragione affidando agli sforzi diplomatici la ricerca di soluzioni che preservino la stabilità del Medio Oriente e la sicurezza dei popoli della regione”. In conclusione, parlando con il ministro degli Esteri israeliano Katz, Shoukry ha riaffermato la ferma posizione dell’Egitto che “esige il cessate il fuoco a Gaza, facilitare l’ingresso di aiuti umanitari e respingere qualsiasi misura volta a scacciare i palestinesi dalle loro terre”. Una posizione – ha ribadito – fermamente contraria ad ogni operazione militare di terra nella Rafah palestinese. 

01:54

Israele, Idf: scuole oggi riaprono, non al confine di Libano e Gaza

Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno annunciato la riapertura oggi nella maggior parte del Paese delle scuole, che erano state chiuse sabato per motivi di sicurezza legati alle minacce provenienti dall’Iran. Dopo aver valutato la situazione “si è deciso di riprendere da lunedì le attività educative in tutto il Paese” fatte salve però “restrizioni” nella zona di confine con il Libano e nelle località vicine alla Striscia di Gaza, ha indicato su X il portavoce dell’esercito israeliano Daniel Hagari. 

01:19

Biden chiama i leader del Congresso: passare la legge sugli aiuti a Israele e Gaza

Il presidente americano Joe Biden ha avuto un incontro virtuale con il leader della maggioranza democratica al Senato Chuck Schumer, quello della minoranza repubblicana Mitch McConnell, lo speaker della Camera Mike Johnson e il leader della minoranza dem alla Camera Hakeem Jeffries “per discutere dell’attacco senza precedenti dell’Iran contro Israele”. Lo riferisce la Casa Bianca, specificando che durante la chiamata Biden ha parlato “dell’urgente necessità che venga approvata il prima possibile” la legge sulla sicurezza nazionale dove ci sono nuovi aiuti a Ucraina, Israele e Gaza. 

00:56

Blinken chiama i ministri di Egitto, Turchia, Giordania e Arabia

Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha parlato, in telefonate separate, con il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry, quello turco Hakan Fidan, il giordano Ayman Safad e il saudita Faisal bin Farhan Al Saud dell’attacco dell’Iran contro Israele. Lo riferisce il portavoce del Dipartimento di Stato americano, Matthew Miller.
Con i ministri, Blinken ha sottolineato l’importanza di evitare un’escalation e di coordinarsi su una risposta diplomatica. Il segretario di Stato americano ha anche affrontato il tema degli sforzi in corso per aumentare l’assistenza umanitaria nella Striscia di Gaza, proteggere i civili palestinesi e raggiungere un cessate il fuoco immediato che assicuri il rilascio di tutti gli ostaggi israeliani in mano ad Hamas. 

00:23

Iran all’Onu invoca il diritto all’autodifesa: non avevamo scelta

L’Iran “non ha avuto altra scelta che esercitare il proprio diritto all’autodifesa”. Lo ha detto l’ambasciatore di Teheran all’Onu, Saed Iravani, durante la riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza. “Il Cds ha mancato al suo dovere di mantenere la pace e la sicurezza internazionale” non condannando l’attacco israeliano del 1 aprile contro il consolato iraniano a Damasco, e “in queste condizioni, la Repubblica islamica non ha avuto altra scelta che esercitare la sua diritto all’autodifesa”, ha ribadito. 

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