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Menù nel segno della tradizione sulle tavole di Pasqua

(di Maria Grazia Marilotti)
Gite fuori porta, complice il bel
tempo, tra natura, relax e piatti tipici. Ancora, trekking con
il pranzo al sacco e passeggiate tra i filari di vite. Per
Pasqua e Pasquetta si registra il tutto esaurito negli
agriturismo della Sardegna. “Locali al completo che confermano
una tendenza in continua crescita”, commenta Simone Ciferni,
presidente di Terranostra Sardegna, l’associazione di Coldiretti
nata per sostenere e promuovere gli agriturismo, e vice
nazionale.

   
Le strutture onorano la tradizione con menù e prodotti che
arrivano dalle campagne, direttamente dai territori. Ma con un
tocco di innovazione. Per le festività pasquali il turismo di
prossimità e il made in Sardegna sono le parole chiave. Sulla
tavola di ristoranti e agriturismo non mancheranno prosciutto,
salame, guanciale, formaggi, primi a base di pasta fatta in
casa, ravioli, culurgiones, fregula e le preziose lorighittas.

   
Poi ancora carciofi, cardi, favette, asparagi selvatici, olive,
maialetto. L’agnello sardo a marchio Igp, indicazione geografica
protetta, si conferma il piatto preferito. Per queste festività
finiranno sulle tavole degli italiani 130mila agnelli sardi Igp.

   
La maggior parte dei capi, sottolinea il consorzio di tutela
Contas, sono andati a coprire i mercati del centro e nord della
penisola dove si registra una richiesta crescente. Massimo
impegno del concorzio per garantire al consumatore finale il
rispetto del disciplinare di produzione degli agnelli Igp che
rappresentano la chiave dell’economia agropastorale.

   
Dulcis – e salato – in fundo nel segno della tradizione. Il
pasto si chiude con una ricchezza di dolci tipici
richiestissimi, nonostante i rincari. Rispetto alla Pasqua 2023,
i prezzi al consumo dei prodotti di pasticceria fresca
registrano un ritmo di crescita del 3,3 per cento, come svela
l’ultimo report di Confartigianato. Sono 243 le specialità
isolane della tradizione create da oltre 1.800 aziende.

   
Casadinas, tiliccas, seadas, pardulas ma anche colombe e uova di
cioccolato, sono tra i dolci che si porteranno in tavola.

   
“Le nostre tavole di Pasqua si arricchiscono con i prodotti
della tradizione – confermano il presidente e segretario di
Confartigianto Imprese Sardegna, Fabio Mereu e Daniele Serra –
l’Isola vanta una notevole quantità di prodotti ad elevata
vocazione artigianale, buoni, sani e realizzato nei laboratori
che danno lavoro ai pasticceri del territorio e custodiscono le
ricette tramandate di generazione in generazione”.

   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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