Inizia così lo sfogo di un cittadino algherese che scrive al Quotidiano di Alghero per raccontare l’esperienza vissuta con il figlio che non è stato soccorso in città perché gli orari di ricevimento del reparto sono limitati alle ore diurne: «in qualità di istruttore BLSD, sono stato in grado di gestire l’emergenza in modo adeguato, nonostante la mancanza di risorse come il micropam, un elemento essenziale per la gestione delle convulsioni prolungate. Tuttavia, è evidente che una situazione del genere potrebbe facilmente sfuggire al controllo di chi non ha competenze di primo soccorso». «Mi chiedo – conclude – come sia possibile che i cittadini di Alghero vengano abbandonati a se stessi dopo le ore 20, con la chiusura del reparto di pediatria e l’assenza di un pediatra reperibile. Questa carenza di servizi mette a rischio la sicurezza e la salute dei nostri bambini, e richiede un intervento immediato e risolutivo da parte delle autorità competenti».
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