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Quasi l’80% dei cagliaritani contenti del loro lavoro

Ricerca Changes Unipol, capoluogo primo nel ranking ‘gradimento’

Quasi tutti soddisfatti dello stipendio. Due cagliaritani su tre sono contenti della propria retribuzione. E il gradimento proietta il capoluogo sardo ai primi posti tra le città italiane nella classifica della felicità economico-lavorativa. Nel dettaglio Cagliari è addirittura in testa al ranking (79 per cento) per “soddisfazione della propria posizione lavorativa attuale”. È uno dei risultati di una ricerca di Changes Unipol, elaborata da Ipsos, sul mercato del lavoro in Italia e le sue nuove tendenze Lo studio dice, però, anche che soltanto il 7% si definisce “molto” soddisfatto, Dal focus emerge che i cagliaritani sono tra i più propensi a spostarsi all’estero per motivi lavorativi: uno su tre dichiara di essere disposto ad accettare una proposta di lavoro fuori dalla propria nazione. I lavoratori del capoluogo sardo risultano essere i più soddisfatti in Italia della propria posizione lavorativa attuale (79%) e della propria retribuzione (67%). La modalità di lavoro preferita a Cagliari è in presenza (41%) che supera – unica città in Italia – la tipologia ibrida (remoto+ufficio, al 40%) e il lavoro completamente da remoto (19%).
    L’idea della settimana lavorativa corta (4 giorni) piace all’81% di chi opera a Cagliari, ma trova meno interesse rispetto al resto d’Italia. Un cagliaritano su 3 vorrebbe migliorare il work-life balance (equilibrio tra lavoro e vita privata), anche a scapito di una lieve diminuzione di retribuzione. Anche la retribuzione rappresenta il criterio di scelta più rilevante per valutare un’offerta: viene infatti indicato dal 39% di coloro che lavorano. Il 40% dei cagliaritani valuterebbe di lasciare l’attuale occupazione per una situazione lavorativa migliore.
    Più in generale, meno della metà dei lavoratori del capoluogo (il 41%) è aperto alla possibilità di cambiare lavoro: in particolare il 16% sta cercando lavoro attivamente e il 25% si sta guardando intorno per capire se ci sono nuove opportunità.
   

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