Ha fatto scena muta davanti alla pm Giovannino Pinna.
Il 35enne, indagato per omicidio colposo, naufragio colposo e furto di imbarcazione dopo l’incidente in cui il 12 aprile è morto suo cugino Davide Calvia, si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Pinna, sopravvissuto al naufragio e trovato vivo dopo oltre 24 ore in acqua, è stato interrogato nella caserma dei carabinieri della Compagnia di Porto Torres dalla pm Lara Senatore.
Uscendo dalla caserma né Pinna né l’avvocato difensore Luca Barrocu hanno rilasciato dichiarazioni.
Pinna è arrivato in caserma zoppicante, camminava con l’aiuto di una stampella: «È molto provato emotivamente e fisicamente per quello che è accaduto. Sta terminando il ciclo delle cure che gli hanno prescritto», aveva detto il legale prima dell’ingresso nella caserma.
(Unioneonline/L)
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