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Nozze finte e prostituzione, imputata assolta per incapacità

Nuoro, processo prosegue per il figlio e una giovane vittima

È stata assolta perché incapace di intendere e volere Fatima Haimer, la donna marocchina di 66 anni da tempo residente in Baronia, accusata di aver messo in piedi una organizzazione specializzata in matrimoni fittizi tra cittadini italiani e ragazze straniere poi avviate alla prostituzione tra Siniscola e l’hinterland. La sentenza della giudice monocratica di Nuoro, Claudia Falchi Delitala, è arrivata dopo l’esito di una perizia psichiatrica sollecitata dagli avvocati della difesa – Gianluca Sannio, Giuseppe Casu e Giovanni Atezena – con la quale l’imputata era stata dichiarata totalmente incapace di intendere e volere.

Con lei sono finiti sotto processo il figlio, Abderrazzak Fliga, di 35 anni, con le stesse imputazioni della madre, e una giovane vittima, una ragazza marocchina di 25 anni nipote di Fatima Haimer, accusata di circonvenzione di incapace e truffa perchè, una volta in Sardegna, avrebbe approfittato della condizione di un anziano affetto da infermità, con cui era costretta a prostituirsi, truffandolo. Per loro il dibattimento proseguirà il 23 marzo ma davanti a un altro giudice. 

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