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Francia: il paese si paralizza, maxisciopero contro le pensioni

E’ scattata già questa notte, con blocchi stradali su molte provinciali come ai tempi dei “gilet gialli”, la sesta giornata di mobilitazione contro la riforma delle pensioni del governo francese, quella del “tutto per tutto” dei sindacati che cercano di far piegare la determinazione di Emmanuel Macron e della premier Elisabeth Borne. Oltre 260 manifestazioni sono previste in tutto il paese contro la legge che vuole elevare l’età pensionabile da 62 a 64 anni, si prevede che oltre un milione di persone scendano in piazza. Fin dalle prime ore, la CGT ha annunciato che tutti i trasporti in partenza dalle raffinerie sono stati bloccati, una decisione che sembra preludere alla decisione di protrarre ad oltranza lo sciopero, la minaccia più temuta dal governo. “L’obiettivo è che il governo ritiri il suo progetto – ha insistito il segretario della CGT, Philippe Martinez, intervistato da France Info – è il nostro obiettivo dal 19 gennaio. La responsabilità è unicamente del governo. Non si può restare sordi al movimento sociale”.

Nella capitale, il corteo partirà alle 14 da Sévres-Babylone in direzione Place d’Italie. Il sindacato Solidaires auspica uno “tsunami sociale” che spinga Macron a fare retromarcia. Dai sondaggi, i francesi risultano in maggioranza opposti all’innalzamento dell’età pensionabile, anche se in molto sostengono che alla fine Macron riuscirà a spuntarla.Seppellita a fine 2019 dopo scioperi a oltranza e l’avvento del Covid, la riforma previdenziale è stata tra le grandi promesse non mantenute di Macron nel precedente quinquennato (2017-2022). Nella campagna elettorale che lo ha riconfermato all’Eliseo, ad aprile, lui si è impegnato a farla varare rapidamente, probabilmente entro fine estate. Ma tra l’opposizione nelle piazze e in parlamento la strada è tutta in salita.

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