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Ploaghe sospetti sull’incendio dell’auto del Comandante della Polizia Locale

Ploaghe sospetti sull’incendio dell’auto del Comandante della Polizia Locale

Nella primavera del 2016 risultava indagato mediante atto formale dalla Procura della Repubblica di Sassari per aver installato un sistema di videosorveglianza all’esterno del comune di Ploaghe oltre ad altri eventuali reati documentali.

La notte del 1 luglio del 2016 l’auto del comandante della Polizia Locale di Ploaghe fu data alle fiamme e non è stato mai scoperto il vero colpevole. Ma chi ha dato alle fiamme l’auto del vigile urbano?

La stessa auto, una Lancia Delta tenuta maniacalmente, con aggiunta di telecamera nel vano posteriore, fu parcheggiata a circa 6 metri sotto l’appartamento di proprietà del Sini in via Villanova 2 a Ploaghe.

La casa di Giorgio Sini risultava maniacalmente protetta da un sistema di videosorveglianza attivo h 24, ma proprio la notte dell’incendio, le telecamere, compresa quella dell’auto, risultarono disattivate.

Altro particolare che lascia forti dubbi su questo presunto attentato doloso risulta che proprio in quegli attimi concitati un vicino di casa del Sini, accortosi nell’immediatezza che il fumo stava iniziando a coinvolgere la ruota anteriore del veicolo, cercò invano per diversi minuti di avvisare Giorgio Sini e/o fratelli bussando instancabilmente il portone d’ingresso della casa, ma nessuno apriva nonostante gli stessi risultavano all’interno.

Appare goliardico che colui che deve premeditare/consumare un attentato incendiario non verifichi lo stato dei luoghi e la presenza nelle vicinanze di telecamere, come appare molto sospetto che proprio la notte dell’incendio della vettura del vigile urbano le sue telecamere di videosorveglianza, compresa quella dell’auto, risultavano spente.

Strano pure che il fantomatico piromane sapeva di agire indisturbato in quanto a conoscenza che proprio quelle telecamere fossero  la notte del programmato atto intimidatorio disattivate.

A distanza di circa 7 anni cresce nella comunità  l’ipotesi che tale incendio  fosse studiato a tavolino (da chi?) e che nessuno abbia commesso nella realtà tale vile gesto e di fatto la vittima sia solo presunta.

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