In particolare, il dispositivo irregolare era “armato” con il cosiddetto “sacco della rete” (parte terminale della rete) costituito da maglie di dimensioni inferiori alla misura fissata ex lege, azione che comporta una drastica riduzione della selettività degli attrezzi da pesca e la cattura di esemplari al di sotto della taglia minima consentita a livello normativo.
Per questo motivo l’attrezzatura non consentita, insieme a ben 85 chilogrammi di pescato, sono stati posti sotto sequestro. Al comandante del peschereccio è stata, inoltre, elevata una multa da 2mila euro. Nei giorni successivi gli uomini della Capitaneria hanno fermato pescatori non autorizzati per la pesca del riccio. Gli esemplari sequestrati sono stati ributtati nel mare e ai responsabili sono state comminate sanzioni per un importo complessivo di 1000 euro.
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