Per diversi psichiatri è una persona malata e incapace di intendere e di volere, ma sta scontando la pena di nove anni di carcere per strage.
È la condizione del farmacista algherese Paolo Ledda, di 57 anni. Oggi, l’uomo, difeso dal penalista Danilo Mattana, è stato assolto a Tempio dall’accusa di avere aggredito un bancario a Olbia, i fatti risalgono al 2019.
Il giudice ha preso atto di una perizia della psichiatra Gabriella Angius, che ha diagnosticato una grave patologia psichica, peraltro non compatibile con la detenzione in carcere. Ma lo stesso Ledda, l’anno scorso, è stato condannato a nove anni di reclusione dalla Corte d’Appello di Sassari per il reato di strage, gli è stato attribuito un tentativo di attentato con una bomba artigianale, il farmacista cercò di far saltare in aria una palazzina di via XX Settembre dove ha sede la Unipol-Sai, ad Alghero. Fatti avvenuti, anche questi, nel 2019.
Ledda dunque viene considerato capace di intendere e di volere in alcuni processi e non punibile in altri. Secondo l’ultima perizia medica che lo riguarda, l’uomo è malato e lo era anche nel 2019 e dovrebbe essere curato, non lasciato in carcere.
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