Le attività messe in atto hanno permesso il sequestro di circa 2000 esemplari della specie Paracentrotus lividus e di elevare la prevista sanzione amministrativa per un ammontare pari a 1.000,00 euro. Tutto il prodotto ittico, rinvenuto ancora allo stato vitale, è stato caricato su una motovedetta della Guardia Costiera e rigettato in mare, in una zona concordata con l’Area Marina Protetta di Tavolara – Punta Coda Cavallo.
Il Capo Reparto Operativo della Direzione Marittima di Olbia, Capitano di Fregata Rosario Morello, ribadisce che l’attività di repressione del fenomeno della pesca illegale continuerà senza sosta unitamente al controllo costante dell’intera filiera a tutela dei consumatori, dei pescatori professionali e delle risorse ittiche. Tale attività, che s’inquadra in una mirata e sistematica azione di contrasto alla pesca di frodo ed illecita commercializzazione dei ricci di mare, esprime l’attenzione del Corpo per la salvaguardia dell’ambiente marino e la tutela della biodiversità.
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