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«Il nostro Ascot chiuso dall’oggi al domani, servizio sanitario negato»: a Chiaramonti esplode la protesta

Ambulatorio chiuso dall’oggi al domani. O meglio: dal venerdì al lunedì. Un lasso di tempo poco generoso con i pazienti di Chiaramonti che dal 3 giugno non avranno più il loro Ascot. Addio servizio, al via la ricerca di una soluzione tampone per non restare senza cure e assistenza sanitaria. A denunciare l’accaduto è il primo cittadino del paese Luigi Pinna che con un post su Facebook ha avvisato i concittadini dell’accaduto, puntando poi il dito contro la decisione dell’Asl Sassari, presa per «obbligare i pazienti a scegliere i medici che attualmente hanno l’ambulatorio a Perfugas. Ancora una volta – sottolinea Pinna – questa comunicazione arriva in modo freddo e in sordina, nel tardo pomeriggio di venerdì, senza considerare le gravi conseguenze per i pazienti più fragili della nostra comunità».

La scelta dell’azienda sanitaria locale è arrivata dopo un lungo carteggio con l’amministrazione, che più volte ha evidenziato i problemi del Comune e le crescenti difficoltà. Ad aprile, quando «si annunciava l’inizio del servizio dei nuovi medici di medicina generale a Perfugas e la riduzione delle ore di servizio ASCoT, ho espresso preoccupazione per la riduzione delle ore dell’ambulatorio ASCoT e la disponibilità limitata dei nuovi medici, che operano solo a Perfugas. Ho proposto di mantenere un livello adeguato di servizio ASCoT e di aprire un ambulatorio anche a Chiaramonti», scrive il sindaco. Non sono mancate le richieste di soluzioni per «garantire il servizio sanitario anche a domicilio» e «l’attivazione dell’infermiere di famiglia», in una comunità «caratterizzata da un alto tasso di anzianità e difficoltà nei trasporti pubblici. Ho anche chiesto il ripristino delle 12 ore settimanali di servizio ASCoT per garantire un’adeguata assistenza».

Nonostante ciò la chiusura è arrivata comunque. Ma i disagi non finiscono qui perché «a luglio dovrebbe esserci un altro pensionamento di un medico di medicina generale che ha più di 1500 pazienti. Di conseguenza, i due medici che stanno facendo ambulatorio a Perfugas non avranno spazio a sufficienza per prendere in carico i pazienti del suddetto medico. Quindi la ASL di Sassari disattiva l’ambulatorio ASCoT per un mese per poi riattivarlo a luglio?». «Chiediamo a tutti gli enti preposti a elargire contributi contro lo spopolamento e a ridurre la denatalità di non elargire nessun aiuto senza prima garantire i servizi di base necessari. Senza questi servizi, la nostra comunità è destinata a sbaraccare», conclude Pinna, che già valuta proteste «democratiche».

(Unioneonline/v.f.)

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