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Onu: ‘Inaccettabile’ l’attacco al megastore di Kharkiv. I morti sono 11

   La coordinatrice umanitaria dell’Onu per l’Ucraina, Denise Brown, ha condannato l’attacco russo di ieri contro un centro commerciale di Kharkiv definendolo “assolutamente inaccettabile”.

   “Sono sconvolta e scioccata dalle terrificanti notizie che arrivano da Kharkiv”, si legge in un messaggio pubblicato sul sito dell’Onu: “In pieno giorno, mentre le persone, nonostante tutti gli orrori che sopportano ogni giorno in questa città, cercavano di vivere la loro giornata, le loro vite sono state sconvolte da un altro attacco da parte delle forze armate russe. L’attacco ha colpito un affollato centro commerciale provocando
decine di vittime civili e ingenti danni alle strutture civili. Ciò è assolutamente inaccettabile”.

   “Gli attacchi delle Forze Armate della Federazione Russa contro i civili e le infrastrutture civili devono finire – ha concluso -. Dirigere intenzionalmente un attacco contro infrastrutture civili è severamente vietato dal diritto

   E intanto è salito ad almeno 11 il bilancio delle vittime dell’attacco russo di ieri a Kharkiv, nell’Ucraina nord-orientale, secondo quanto annunciato dalle autorità locali. “Sfortunatamente, il numero dei morti nel (megastore, ndr) ‘Epicentro’ è salito a 11 persone”, ha
annunciato su Telegram il governatore della regione di Kharkiv, Oleg Sinegoubov.

   L’attacco russo al mall, secondo gli ucraini, è stato condotto utilizzando due bombe plananti, ordigni di epoca sovietica ammodernati con ali e navigazione satellitare, che li rendono economici e distruttivi. L’edificio colpito faceva parte di una catena di ipermercati, Epitsentr, che vende articoli per la casa e il bricolage, e l’incendio provocato dalle esplosioni si è propagato su una superficie di diecimila metri quadrati. Le immagini diffuse sul web hanno mostrato l’edificio con il tetto squarciato e detriti sparsi tutt’intorno.     

   Il bilancio dei morti potrebbe salire ulteriormente, Secondo il sindaco di Kharkiv, infatti, i 15 dipendenti del megastore non sono riusciti a mettersi in contatto con le circa 200 persone che si trovavano all’interno al momento del bombardamento. Le attività di ricerca dei civili e per domare l’imponente rogo sono andate avanti freneticamente.

 

 

    “La Russia ha sferrato un altro duro colpo alla nostra Kharkiv, solo pazzi come Putin sono capaci di uccidere e terrorizzare civili”, ha tuonato Zelensky. Rivolgendosi ancora una volta, l’ennesima, ai partner della Nato: “Se l’Ucraina avesse abbastanza difesa aerea e moderni aerei da combattimento, tali attacchi sarebbero semplicemente impossibili”. La Germania ha appena consegnato a Kiev altri missili aria-aria di tipo Iris-T, ma per gli ucraini l’arsenale non è sufficiente per arginare l’offensiva russa.

   Le truppe di invasione, contando proprio sul fatto che i nuovi aiuti militari occidentali (soprattutto dagli Usa) non sono ancora arrivati, stanno continuando a martellare Kharkiv e l’intera regione del nord-est dell’Ucraina. Con l’obiettivo dichiarato di creare una zona cuscinetto al confine, ma anche per costringere i difensori a inviare rinforzi in quell’area, sguarnendo così il fronte del Donbass. Nel sud, non a caso, i russi proseguono l’avanzata ed hanno rivendicato la conquista di un altro villaggio.

 

Borrell: ‘Gli autori di questi crimini di guerra dovranno risponderne’

   “Condanno con la massima fermezza gli atroci attacchi sferrati dalla Russia contro la città di Kharkiv, che hanno coinvolto un centro commerciale affollato, uccidendo e ferendo civili. Tutti gli autori di questi e altri crimini di guerra russi saranno chiamati a risponderne”. Lo ha scritto su X l’Alto rappresentante Ue Josep Borrell, precisando che “questi crimini sistematici russi contro i civili e le infrastrutture civili sottolineano ancora una volta la necessità che l’Europa intensifichi urgentemente il sostegno alla difesa
aerea per salvare vite umane e proteggere le città ucraine”.

Stoltenberg, ‘Bisogna inviare più armi e munizioni all’Ucraina’

   Jens Stoltenberg ha invitato i Paesi della Nato a fornire un sostegno maggiore a Kiev nella guerra contro la Russia: “Non è troppo tardi perché l’Ucraina vinca. Dobbiamo inviare più armi e munizioni all’Ucraina, compresi sistemi antiaerei e armi a lungo raggio”, ha affermato il
Segretario generale dell’Alleanza Atlantica in un’intervista all’edizione domenicale del quotidiano tedesco Welt.

   In vista dell’incontro dei ministri degli Esteri della Nato giovedì e venerdì prossimi a Praga, Stoltenberg ha inoltre affermato che “non ci sono piani per estendere l’ombrello di difesa aerea della Nato all’Ucraina”. In teoria, commenta il giornale, sarebbe possibile abbattere i missili russi dalla Polonia o dalla Romania utilizzando, ad esempio, le batterie Patriot.

   Il numero uno dell’Alleanza ha inoltre ribadito che “non ci sono piani per inviare truppe della Nato in Ucraina”, sottolineando che si tratta di aumentare il sostegno all’Ucraina. “Dobbiamo garantire che la nostra deterrenza e la nostra difesa dispongano di risorse adeguate – ha detto -. La Nato si prepara a svolgere un ruolo molto più importante nel coordinare l’assistenza alla sicurezza e l’addestramento per
l’Ucraina”. E ciò richiede “impegni finanziari a lungo termine per porre il nostro sostegno su basi più solide e chiaramente prevedibili”.

   Allo stesso tempo, ha proseguito, gli alleati devono avere piani per ricostituire le loro forniture militari e aumentare la produzione di armi e munizioni: “Se (Putin impone la sua volontà in Ucraina, non ci sarà sicurezza duratura in Europa e nel mondo nel suo insieme” diventerà più instabile. “Dobbiamo scoraggiare la Russia da ulteriori aggressioni. Una politica di pacificazione nei confronti di Putin non funzionerà”, ha assicurato.

Mosca starebbe sabotando la rete Starlink

       Mosca in questa fase starebbe sfruttando anche una tecnologia avanzata per sabotare l’utilizzo di Starlink da parte dell’esercito ucraino. Secondo il Nyt, il sistema satellitare messo a disposizione da Elon Musk per raccogliere informazioni e condurre attacchi con droni ha subito negli ultimi tempi pesanti rallentamenti, a causa di una maggiore capacità di interferenza da parte delle forze di invasione. “Stiamo perdendo la battaglia elettronica”, ha avvertito un vicecomandante ucraino.

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