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Uccise barista a martellate, Cassazione conferma l’ergastolo

La Corte di Cassazione ha
confermato oggi la condanna all’ergastolo inflitta a Claudio
Dettori, il 25enne sassarese accusato dell’omicidio di Antonio
Fara, barista di 47 anni ucciso a martellate nel suo
appartamento, a Sassari, nell’aprile 2021. La Suprema corte ha
respinto il ricorso presentato dall’avvocato difensore
dell’imputato, Giuseppe Onorato, condannadolo in via definitiva
al massimo della pena.

   
All’epoca del delitto, Dettori, senza fissa dimora, era
ospite da un paio di mesi a casa di Antonio Fara. Il 22 aprile
di 3 anni fa il barista fu trovato morto nel suo appartamento in
centro a Sassari, ucciso a colpi di martello. Dal primo momento
i sospetti degli investigatori ricaddero su Dettori. Prima di
scappare, il giovane aveva telefonato alle forze dell’ordine
denunciando un possibile omicidio nella casa di Fara. Fu poi
rintracciato e arrestato a tarda sera in un giardino alla
periferia di Sassari.

   
Il 25 luglio 2022 fu condannato all’ergastolo dalla Corte
d’assise di Sassari. Condanna confermata anche dalla Corte
d’appello, che aveva sottoposto l’imputato a una perizia
psichiatrica che lo aveva dichiarato capace di intendere e di
volere.

   
“Rimangono aperti molti interrogativi, a partire dal perché
della telefonata fatta da Dettori la mattina successiva alla
morte di Fara, e poi il movente, rimasto del tutto inspiegato
dopo che era caduta l’ipotesi della rapina sin dal primo grado –
commenta l’avvocato Onorato – E ancora, lasciano perplessi le
apparenti opposte valutazioni psichiatriche sul mio assistito.

   
Ma tant’è, la Cassazione ha detto la sua. Ora valuteremo se
rivolgerci alla Corte europea di Strasburgo”.

   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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