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Il catamarano One solca il Mediterraneo per la salute del mare

Quarantotto piedi che
ospitano un vero e proprio laboratorio scientifico con un
equipaggio di ricercatori: è salpato dalle coste dell’isola di
La Maddalena il catamarano One, l’imbarcazione del progetto
M.A.R.E 2024, acronimo di Marine Adventure for Research &
Education. Al centro dell’iniziativa giunta quest’anno alla sua
terza edizione, voluta e sviluppata dalla Fondazione CVC –
Centro Velico Caprera Ets con la collaborazione scientifica di
One Ocean Foundation e il patrocinio della Marina Militare, c’è
la ricerca scientifica e la promozione per la salvaguardia del
Mar Mediterraneo. Responsabile del progetto è Ginevra
Boldrocchi.

   
Il catamarano One effettuerà dieci tappe, passando per la
Francia e la Spagna, per fare nuovamente ritorno al porto di La
Maddalena. Il progetto M.A.R.E nelle edizioni passate ha
ottenuto risultati scientifici significativi con una forte
risonanza internazionale, rivelandosi un unicum nel mondo della
ricerca sul Mediterraneo: quasi tremila miglia navigate e circa
duecento gli ospiti avuti a bordo di One. I risultati degli
studi condotti dagli equipaggi di ricercatori sono già diventati
oggetto di divulgazione, articoli scientifici e anche tesi di
laurea che lasciano un segno tangibile e duraturo in eredità per
le nuove generazioni.

   
Le finalità di quest’anno, sono principalmente due:
contribuire alla conoscenza e alla conservazione della
biodiversità marina attraverso l’analisi di dna ambientale, foto
identificazione e di bioacustice, e valutare lo stato di
contaminazione del Mediterraneo tramite analisi di
ecotossicologia, studio di
comunità batteriche, analisi di isotopi e dell’inquinamento da
microplastica.

   
Il focus rimane quello di avere un set di dati baseline di tutto
il bacino e questa terza missione permette di raccogliere nuovi
campioni dell’area del Mediterraneo Nord-Ovest.

   
“Fin dall’inizio, One Ocean Foundation ha creduto fortemente
in
questa iniziativa, che rappresenta per noi – sottolinea il
presidente Riccardo
Bonadeo – un’eccellente sintesi della nostra missione:
promuovere educazione
e conoscenza sulla protezione dell’ambiente marino da una parte,
e dall’altra ampliare le attività di monitoraggio e ricerca
scientifica ad alto impatto”.

   
“Quest’anno – spiega Stefano Crosta, che presiede la
Fondazione CVC – One ospita per oltre due mesi i ricercatori di
Università italiane, tra cui anche la prestigiosa Stazione
zoologica Anton Dohrn, di Università straniere e istituzioni
come la Marina Militare, per diventare una vera e propria
piattaforma di ricerca, un riferimento per il mondo scientifico
e mezzo di sensibilizzazione sulla salvaguardia del mare per
tutta la comunità”.

   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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Ansa

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