L’appuntamento è per le 18,00 nella sala conferenze della Fondazione Alghero. Il ring è uno luogo simbolico. Facile leggerci similitudini: sta al centro di un’arena, al suo interno e intorno s’incrociano, si scontrano, s’agitano i destini degli uomini, i loro valori, gli imprevisti, le scorrettezze, i sacrifici, tutto ciò che può stare dentro e intorno lo spazio di una vita; in quel quadrato perfetto le corde delimitano un’area sacra, dove si officia un rito che in verità non celebra la ferinità dell’uomo e della sua società, semmai la sfoga e ne esorcizza l’istinto autodistruttivo, la costringe a sottostare alla legge giusta delle regole, impone equità di diritti e doveri, afferma il rispetto dello stato naturale, dell’uguaglianza degli uomini.
Nato a Finale Ligure (SV) nel 1968 da padre sardo e madre ligure, Raffaele Sari vive e lavora come insegnante di lettere ad Alghero. Saggista di storia contemporanea, poeta e autore di narrativa. Con Bertoni editore (Perugia) ha pubblicato La sesta declinazione (2018), L’illusione che tu m’abbia amato (2021) e Pugni chiusi, storie di uomini sul ring (2024), per lo stesso editore dirige dal 2019 la collana Poesia edizione Sardegna.Dall’altra parte del mare è un festival letterario internazionale ideato e realizzato dall’Associazione Itinerandia con la collaborazione della libreria Cyrano Libri Vino Svago e il contributo di Fondazione Alghero, Regione Autonoma della Sardegna, Camera di Commercio IAA di Sassari, Comune di Alghero e Comune di Putifigari.
Nella foto: Raffaele Sari
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