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Cagliari e Sassari giocano carta delle large intese

Parola d’ordine: non minare la coalizione e non mettere in discussione l’idea di futuro della città, già in via di definizione. Per il resto i candidati sindaci di Cagliari e Sassari per il campo largo, forti della vittoria alle regionali di Aessandra Todde, hanno licenza di battere ogni strada possibile per ampliare il perimetro della coalizione, ma sempre stando nei confini dell’area progressista e riformista o spingendosi al massimo ad accordi programmatici con chi a Roma orbita nella galassia delle opposizioni a Giorgia Meloni. A Sassari le prove di campo larghissimo sono appena agli inizi, mentre a Cagliari hanno già prodotto qualche divergenza di opinione nella coalizione, ma si procede.

Investito ufficialmente da una settimana dei gradi di candidato sindaco del capoluogo isolano, Massimo Zedda lavora per blindare la vittoria, dribblando i veti di alcuni alleati. “Serve trovare unità attorno ai valori e ai programmi”, premette Zedda. “Se attorno a questi valori ci si ritrova – sottolinea – non è indispensabile continuare a stare divisi in nome di vecchi contrasti”. Anche perché, spiega, “il campo largo va coltivato con la buona politica, ma è necessario estenderne i confini, come ci insegna la Basilicata”. Le interlocuzioni vanno avanti.

No a esponenti di primo piano del centrodestra cittadino o regionale, ovviamente, ma è probabile immaginare che alcune autorevoli figure che alle regionali stavano con Soru possano aderire al campo largo. Stesso discorso per alcuni esponenti di Italia Viva o di Azione, con l’eventuale creazione di liste civiche.

Candidato sindaco del Capo di Sopra da due giorni, domani Giuseppe Mascia, segretario provinciale del Pd e consigliere comunale in carica, incontrerà invece la Costituente per Sassari di cui è leader Mariano Brianda, ex magistrato, candidato sindaco del centrosinistra cinque anni fa, che ha raggruppato attorno a sé una schiera di delusi e disillusi che alle regionali hanno avuto mani libere.

Nella tarda serata di ieri Brianda ha chiesto che “si lavori lealmente per la costruzione di un campo larghissimo, che porti alla vittoria già al primo turno”. Non solo: a nord ovest, dove gli attriti con Soru sono stati meno violenti e dove Progetto Sardegna ha sempre avuto un certo appeal, la possibilità di accordi con singoli esponenti della falange soriana sembrano probabili.”L’unica condizione per estendere il campo è che ci sia piena condivisione delle idee e dei programmi – conferma Mascia – per il resto non c’è alcuna preclusione a un allargamento che non snaturi la coalizione”. 

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