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Porto Torres, la senatrice Soliani incontra gli studenti: «Il 25 Aprile ha cambiato la storia»

«Quando pensiamo al 25 Aprile, riflettiamo su una giornata che ha cambiato la storia. Dopo la Resistenza, quella data ha segnato la resa dell’esercito tedesco in Italia e la proclamazione della Liberazione. La fine dell’orrore, una svolta per l’umanità, con tutti i partigiani che insieme alla popolazione hanno sfilato nelle città», una pagina di storia raccontata agli studenti delle classi quinte del Liceo, Nautico e Professionali dell’Istituto superiore Paglietti di Porto Torres, da Albertina Soliani, già senatrice e rappresentante della presidenza nazionale dell’Anpi e presidente dell’Istituto Alcide Cervi, da sempre in prima fila nella ricerca scientifica e nella promozione culturale delle lotte democratiche e dei valori antifascisti alla base della nostra Repubblica.

L’evento dal titolo “Aspettando il 25 Aprile, per non dimenticare”, è stato organizzato stamattina nell’aula magna del liceo scientifico dall’amministrazione comunale, in collaborazione con l’Anpi, Associazione Nazionale Partigiani. «La Resistenza ha visto la presenza di una persona straordinaria che veniva dalla Sardegna, il professor Gavino Cherchi, insegnante nato ad Ittireddu e molto amato nel liceo classico di Parma, – ha ricordato Soliani – era il capo del servizio informazione dei partigiani». Fu catturato dai tedeschi il 28 marzo del 1945, pochi giorni prima della Liberazione, fu torturato e portato dai soldati nazisti sulle rive del Po e fucilato insieme ad altri partigiani. Buttati in acqua i loro corpi non sono stati più ritrovati.

È stato ricordato dal figlio Claudio anche Arrigo Pecorari, partigiano combattente italiano che combattè nella lotta di liberazione con Tito, segretario del partito comunista jugoslavo. «Grazie alla Resistenza, – ha ribadito infine Albertina Soriani, – abbiamo potuto assistere alla nascita della nostra Costituzione democratica. Nella contrapposizione tra violenza e non violenza, tra dialogo e sopraffazione, la democrazia è quell’elemento che fa pendere l’ago della bilancia verso il bene. I malvagi distruggono le persone, perché tutti gli altri non fanno la loro parte per difenderle». Il Comune ha promosso l’iniziativa in vista dell’importante ricorrenza del 79° anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo per celebrare il valore dei partigiani di ogni fronte che contribuirono alla liberazione dell’Italia dal nazifascimo.

A parlare con i ragazzi c’erano il sindaco Massimo Mulas, l’assessora ai Servizi sociali Simona Fois, il dirigente scolastico Daniele Taras, Rosanna Derudas, presidente provinciale dell’Anpi. L’incontro è stato moderato dal presidente regionale dell’Anpi Piero Cossu. Daniele Taras ha sottolineato che la Festa del 25 aprile testimonia l’importanza della cultura della memoria e porta con sé un lascito morale preziosissimo per le nuove generazioni che devono impegnarsi a custodire e coltivare. Coinvolgere ragazze e ragazzi nella memoria collettiva di un passato sempre più orfano di tesimonianze dirette è una vera e propria urgenza sottolineata dalla vicesindaca Simona Fois che ha ribadito come la libertà e tutti i valori fondamentali della nostra esistenza debbano essere conquistati ogni giorno e debbano scaturire dalla volontà di restare uniti per migliorare il nostro Paese. Il sindaco Massimo Mulas ha invitato i ragazzi a riflettere sul concetto di conquista e di quanto la libertà, per quanto caratterizzi la nostra quotidianità, non debba essere mai data per scontata proprio perchè è costata il sacrificio di migliaia di persone che per ottenerla, cacciando gli oppressori, hanno dato in cambio la propria esistenza: un atto di grande altruismo e coraggio che ha permesso a tutti noi di essere liberi di compiere le proprie scelte e di costruire il proprio futuro.

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