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Concorso scuola, Cgil ‘precari sardi discriminati per gli orali’

“Sono pesantemente discriminati i
docenti precari della Sardegna costretti a sostenere le prove
orali del concorso in altre regioni, come Campania, Basilicata e
Marche”: la denuncia è della Flc Cgil regionale, che fa appello
al ministro affinché rimuova l’oggettivo svantaggio che potrebbe
anche comportare l’impossibilità di sostenere la prova, e alla
presidente della Regione Alessandra Todde e alla Giunta affinché
promuovano “azioni utili nella stessa direzione”.

   
“I collegamenti verso la Campania, la Liguria e le Marche,
così come verso altre regioni d’Italia, sono assai limitati,
disagevoli e assai costosi”, ha detto la segretaria regionale
Flc Cgil Emanuela Valurta sottolineando che il bando concorsuale
steso dal ministero dell’Istruzione ha previsto l’accorpamento
delle sedi di svolgimento delle prove “in base a criteri
esclusivamente numerici, senza tenere minimamente in
considerazione le specificità dell’Isola e, anzi, penalizzando
gli aspiranti docenti sardi rispetto ai colleghi delle altre
regioni”.

   
La Flc ricorda che la Costituzione sancisce il principio
dell’uguaglianza formale e sostanziale tra i cittadini e il
dovere della Repubblica è rimuovere gli ostacoli che limitano la
loro partecipazione alla vita del Paese: “Una previsione
decisamente ignorata dal ministero visto che i disagi, l’impegno
economico e temporale richiesto ai docenti della Sardegna,
potrebbero indurre serie difficoltà e persino la rinuncia da
parte degli stessi candidati stessi”.

   
Per questi motivi dal sindacato arriva la richiesta urgente
di un intervento per risolvere “questa paradossale situazione
che colpisce numerosi precari.

   

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