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Cresce il timore di un attacco iraniano contro Israele, gli Usa invieranno rinforzi in Medio Oriente

     Il premier israeliano Benyamin Netanyahu condurrà una “valutazione della sicurezza” nel mezzo dei preparativi per un attacco iraniano. Alla riunione sono stati invitati – secondo i media – sia il ministro del Gabinetto di guerra Benny Gantz sia quello della difesa Yoav Gallant. Il portavoce dell’esercito Daniel Hagari ha confermato che l’Idf “è in alto allarme”.

   Israele si sta preparando a un attacco diretto dall’Iran nelle prossime 24-48 ore. Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti, secondo le quali l’attacco colpirà il territorio di Israele. Il capo del Pentagono Lloyd Austin ha avuto un colloquio telefonico con il ministro della Difesa di Israele Yoav Gallant.

Gli Usa hanno fatto sapere che invieranno rinforzi in Medio Oriente sullo sfondo delle minacce iraniane contro Israele: lo ha reso noto un dirigente americano.

    “Un attacco diretto dell’Iran comporterà una appropriata risposta da parte di Israele”, ha detto Gallant, nella conversazione telefonica – la seconda in pochi giorni – con il suo omologo Usa Lloyd Austin. I due – secondo una nota ufficiale – hanno discusso della “preparazione ad un attacco iraniano contro lo Stato di Israele, che potrebbe portare ad un’escalation nella regione”.

    “Siamo pronti a difenderci sul territorio e in aria, in stretta cooperazione con i nostri partner. Sappiamo come rispondere”, ha sottolineato Gallant al termine di un incontro con il generale Michael Kurilla,  capo del Comando centrale Usa (Centcom). “I nostri nemici pensano di poter separare Israele e gli Usa ma – ha aggiunto – è vero il contrario: ci stanno unendo e rafforzando i nostri legami. Stiamo fianco a fianco”.

    “Sono certo che il mondo vede il vero volto dell’Iran: l’organismo terroristico che incita attacchi terroristici in tutto il Medio Oriente e finanzia Hamas, Hezbollah e altre forze, e ora minaccia anche lo Stato di Israele”, ha concluso.

   “Siamo fortemente preparati in attacco e difesa contro qualsiasi minaccia. Siamo in guerra e da circa sei mesi siamo a un elevato livello di preparazione”. Lo ha ribadito il capo di stato maggiore dell’esercito Herzi Halevi che ha compito una valutazione della situazione in atto. “L’Idf
– ha aggiunto – continua a monitorare da vicino ciò che sta accadendo in Iran e nei vari ambiti, preparandosi costantemente ad affrontare le minacce esistenti e potenziali in coordinamento con l’esercito degli Stati Uniti. Le nostre forze sono preparate e pronte in ogni momento e di fronte a qualsiasi scenario.”

    Un attacco dall’Iran su Israele potrebbe includere più di 100 droni e decine di missili indirizzati a obiettivi militari all’interno del territorio dello stato ebraico. Lo hanno rivelato due fonti Usa alla Cbs, notizie riprese anche dai media israeliani. Al tempo stesso, le fonti non hanno escluso che Teheran possa scegliere un’operazione su scala ridotta in modo da evitare una escalation pericolosa. 

    “La minaccia dall’Iran contro Israele è ancora presente, reale e credibile. Gli Stati Uniti faranno di tutto per aiutare gli israeliani a difendersi”. Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, in un briefing con un ristretto gruppo di giornalisti. 

   “Una difesa legittima, con lo scopo di punire l’aggressore”, dopo l’attacco contro l’edificio consolare dell’ambasciata di Teheran a Damasco, attribuito dall’Iran a Israele, “è una necessità”, ha affermato il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian, durante una telefonata con l’omologa tedesca Annalena Baerbock.

 

    “Quando il regime israeliano viola completamente l’immunità degli individui e delle sedi diplomatiche andando contro al diritto internazionale e alla Convenzione di Vienna, la legittima difesa è una necessità”, ha detto Amirabdollahian, come riporta Mehr, parlando del raid contro la capitale siriana dove sono morti sette importanti membri delle Guardie della rivoluzione iraniana. “Se un attacco missilistico simile fosse accaduto in una missione diplomatica nella zona di guerra dell’Ucraina, la reazione degli Stati Uniti e dell’Europa sarebbe stata la stessa?”, ha chiesto polemicamente Amirabdollahian alla ministra tedesca durante il colloquio, affermando che l’Iran si aspetta che la Germania condanni l’attacco e che “la politica estera della Repubblica islamica dell’Iran è sempre basata sull’evitare tensioni”. 

   Inoltre, Amirabdollahian ha detto che “il motivo per cui gli sforzi della Germania per stabilire un cessate il fuoco a Gaza sono stati inefficaci dovrebbe essere ricercato nella mancanza di neutralità da parte della Germania in questo genocidio”. “Israele è un regime occupante e la Palestina ha un legittimo diritto alla difesa. Rispetto a questo, l’unica via per risolvere i problemi correnti è porre fine al genocidio e ai crimini di guerra a Gaza”, ha aggiunto il capo della diplomazia iraniana.

 

    “Ci aspettiamo che la Germania non ripeta le sue accuse prive di fondamento contro l’Iran”, ha detto il funzionario della Repubblica islamica in riferimento alle critiche di Berlino rispetto alla violazione dei diritti umani in Iran durante la repressione delle proteste anti governative del 2022, invitando Baerbock e il governo tedesco a “difendere i diritti delle migliaia di donne e bambini di Gaza e in altre parti del mondo dove i diritti delle donne sono costantemente violati”.

Parigi e Berlino sconsigliano di viaggiare in Medio Oriente

   I francesi “si astengano” dai viaggi in Iran, Israele, Libano e Territori palestinesi: è quanto afferma il ministero degli Esteri francese citato oggi dall’agenzia France Presse. E anche il ministero degli Esteri tedesco ha chiesto ai cittadini di evitare i viaggi in Iran,  Israele, Libano e Palestina. Lo ha affermato un portavoce del dicastero in conferenza stampa a Berlino. Nel sito del ministero si legge anche la richiesta ai cittadini tedeschi che si trovano in Iran di lasciare il Paese.

   “La situazione in Iran è molto tesa e osserviamo con apprensione quello che accade e lavoriamo per una de-escalation”. Lo ha detto un portavoce del ministero degli Esteri tedesco, in conferenza stampa a Berlino, ricordando il colloquio di ieri della Ministra degli esteri Annalena Baerbock con l’omologo iraniano.

   “Non commento individuali dichiarazioni”, ha risposto a una domanda sulle dichiarazioni di Israele, che ha annunciato che risponderà ad eventuali attacchi. “È chiaro che vogliamo evitare uno scenario in cui l’Iran attacchi interessi militari israeliani e che ci sia una vendetta”, ha aggiunto.

   E intanto molti genitori in Israele hanno cancellato la registrazione dei loro figli nei viaggi delle organizzazione giovanili durante le prossime festività della Pasqua ebraica. Lo ha riferito il sito Ynet, collegando la decisione ai timori di una reazione dell’Iran per l’uccisione di
un generale dei Pasdaran in un raid a Damasco, attribuito a Israele.

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