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Minacce e cazzotti a Sorso, il caso finisce in tribunale

Cazzotti e minacce a Sorso. Una vicenda del 2019 che ieri, in tribunale a Sassari, è giunta a conclusione dopo la discussione del pm Antonio Piras e degli avvocati. Che hanno ripercorso l’episodio di 4 anni fa quando un paio di lavoratori si incrociano nell’agro del paese, mentre stanno per ritirare le taniche di olio esausto ed entrambi a bordo di un veicolo, e tra i due si alza subito la tensione. Tanto che il 51enne avrebbe rivolto all’altro la frase «ti spacco la faccia», conseguenza a quanto sembra di vecchie ruggini. E dalle parole, secondo l’imputazione, passa ai fatti colpendolo prima con uno schiaffo sulla guancia sinistra, poi assestando un pugno sul petto e rincarando la dose strattonandolo.

Il 37enne, assistito dall’avvocato Franco Fois, procede con la denuncia e si avvia il procedimento per lesioni e minacce.

Ieri la giudice Claudia Sechi ha disposto l’assoluzione per particolare tenuità del fatto nel primo caso e con formula dubitativa nel secondo per l’imputato, difeso dall’avvocato Ivan Golme. Ma lo ha condannato al pagamento di 500 euro oltre alle spese processuali per la costituzione della parte civile.

Ad ogni modo non finisce qui, perché l’entità del danno verrà stabilita dal tribunale civile.  

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