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Rinaturalizzazione a Calabona: denunce

ALGHERO – «Niente da fare. Non basta la speculazione edilizia, sfacciatamente favorita da un piano regolatore generale (P.R.G.) ormai d’interesse archeologico e mai adeguato – nonostante gli obblighi di legge – al piano paesaggistico regionale (P.P.R. – I stralcio costiero) proprio per conservare fin che si può la possibilità di speculare più possibile. No, non basta. Ad Alghero, sul litorale di Calabona, si specula anche sugli scogli e nel mare». Parole di Stefano Deliperi (nella foto) per il Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG), in riferimento all’intervento di rinaturalizzazione in corso a Calabona [LEGGI].

Una società turistica (la Società Bagni del Corallo s.r.l.s.) ha ottenuto una concessione demaniale (determinazione Regione autonoma della Sardegna – Servizio Demanio, Patrimonio e Autonomie locali di Sassari n. 2904 dell’11 luglio 2023) per dodici anni per la realizzazione stagionale (periodo giugno – settembre) di un pontile per piccole imbarcazioni, una piattaforma lignea amovibile, servizi balneari e nautici. Il Comune di Alghero, previa conferenza di servizi, ha successivamente autorizzato definitivamente (provvedimento unico SUAP Alghero n. 4634 dell’11 settembre 2023).

«Il fatto è che nei giorni scorsi sono iniziati i lavori che han visto modificare radicalmente vegetazione e litorale, con mezzi meccanici, lo sversamento di terra e il posizionamento di piante di ignota provenienza. Non sembra proprio una sistemazione temporanea e amovibile alla fine della stagione estiva» attacca il Grig. Da notare, poi – prosegue la nota degli ambientalisti – che una precedente versione del medesimo progetto è stata oggetto di parere negativo non superabile emesso sia dalla Soprintendenza per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Sassari che dal Comune di Alghero. Ora, però, i lavori procedono velocemente.

Ricevute varie segnalazioni da residenti, l’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) ha, quindi, inoltrato (26 marzo 2024) una specifica istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti per verificare la legittimità o meno di quanto si sta realizzando. Coinvolti il Ministero della Cultura, la Regione autonoma della Sardegna, la Soprintendenza per Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Sassari, il Comune di Alghero, i Carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale, il Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale, informata per opportuna conoscenza la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Sassari.

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