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Palma Bucarelli e l´altra Resistenza ad Alghero

ALGHERO – La storia del salvataggio delle opere d’arte in Italia durante la seconda guerra mondiale con “Palma Bucarelli e l’altra Resistenza”, uno spettacolo di e con Cinzia Spanò, prodotto dal Teatro dell’Elfo, con allestimento tecnico di Giuliano Almerighi, video a cura di Francesco Frongia, sound design di Alessandro Levrero e scene e costumi di Saverio Assumma De Vita (aiuto regia Valeria Perdonò) in cartellone giovedì 21 marzo alle 21 al Teatro Civico “Gavì Ballero” di Alghero, venerdì 22 marzo alle 21 al Cine/Teatro “Olbia” di Olbia e infine sabato 23 febbraio alle 21 al Teatro Civico “Oriana Fallaci” di Ozieri sotto le insegne della Stagione 2023-2024 de La Grande Prosa organizzata dal CeDAC Sardegna.

La pièce racconta l’impegno di storici dell’arte e curatori di gallerie e musei, tra cui spiccano i nomi di Pasquale Rotondi, Fernanda Wittgens e Emilio Lavagnino, per mettere al riparo da bombardamenti e saccheggi le opere di maestri come Michelangelo e Caravaggio, Botticelli e Leonardo, Rembrandt, Raffaello, Tiepolo, Parmigianino, Donatello, Rubens, Velasquez, Dürer, Lippi, Pollaiolo e altri ancora, talvolta a rischio della propia incolumità se non della vita.

Cinzia Spanò, attrice, autrice e attivista, cofondatrice di Amleta, porta in scena una vicenda ancora poco conosciuta e rievoca la figura di Palma Bucarelli, direttrice della Galleria d’Arte Moderna di Roma, «donna libera e volitiva», che nascose dipinti e sculture tra Castel Sant’Angelo a Roma e il Palazzo Farnese di Caprarola. Tra i protagonisti di un’impresa ardua e pericolosa, la celebre storica e critica d’arte racconta i difficili mesi nella capitale invasa dai nazisti nei suoi diari, che insieme a altri preziosi documenti e testimonianze, «ci offrono uno scorcio sull’occupazione di Roma, le persecuzioni ebraiche e l’eccidio delle Fosse Ardeatine».

Nella foto: Palma Bucarelli

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