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Sassari, accusa il rivale di furto e lo picchia: chiesti 7 anni per estorsione

Estorsione, lesioni aggravate, danneggiamento. Questi i reati che hanno portato la pm Maria Paola Asara a chiedere, ieri in tribunale a Sassari, sette anni di reclusione per un sassarese. 

Secondo le accuse, nel 2021 il sessantenne avrebbe percosso in un garage l’uomo che riteneva essere l’autore del furto di alcuni suoi beni, colpendolo al volto e sul corpo, forse con una tenaglia, insieme a un’altra persona. In seguito l’imputato si sarebbe recato a casa della persona e della sua compagna dando fuoco al contatore dell’abitazione dopo aver tagliato i fili del salvavita.

La sostituta procuratrice ha ritenuto provate le condotte estorsive, le lesioni aggravate dall’uso dell’arma e il danneggiamento ma non il sequestro di persona. Sempre la pm ha sollecitato l’assoluzione per l’altro imputato, un 62enne, anche lui difeso dall’avvocato Paolo Spano, che era accusato di aver minacciato in carcere l’aggredito in un momento successivo.

Il collegio, presieduto da Giancosimo Mura, a latere Monia Adami e Sara Pelicci, ha rinviato ad aprile per le repliche.

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