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«Parco, non c´è limite al peggio»Disciplinare: Assemblea all´oscuro

ALGHERO – «Non c’è limite al peggio, ancora una volta il Parco di Porto Conte, anzi la sua direzione politica e il management con a capo il direttore Mariani Mariani decidono, prevaricando il ruolo dell’assemblea del Parco, di approvare il disciplinare dell’Area Marina Protetta e di inviarlo al ministero per la sua definitiva approvazione per l’anno 2024, ancora una volta soprassedendo alle indicazioni della Quinta Commissione consiliare che gli aveva chiesto formalmente di fare un

passaggio nell’assemblea del Parco per condividere alcune indicazioni». Così Mimmo Pirisi, capogruppo del Pd e membro dell’assemblea del parco regionale di Porto Conte.

«Ancora una volta chi dirige il Parco ha preferito camminare per proprio conto – sottolinea Pirisi – era stato chiesto al direttore del Parco copia completa del disciplinare con tutte le correzioni e modifiche effettuate per poterlo visionare prima di spedirlo al Ministero ed invece apprendiamo

da qualche organo di stampa che è stato approvato e spedito al ministero senza I passaggi concordati e per giunta viene pubblicata una copia del documento tenendo all’oscuro l’intera assemblea del Parco che ne hanno contezza solo dalla stampa. Ritengo questo atteggiamento e modo di fare lesivo nei confronti dei componenti dell’assemblea che si vedono scavalcati nel proprio ruolo e nelle loro legittime decisioni».

«Ancora una volta con arroganza la direzione politica e amministrativa del parco si muove senza avere la fiducia dell’assemblea che si trova solo a ratificare decisioni di pochi e di altri – conclude Mimmo Pirisi – ragion per cui ancora una volta e per l’ennesima volta chiedo sin da ora ( come ho già fatto in passato ) le dimissioni del direttore del Parco ma anche dell’intero consiglio di amministrazione con a capo il Presidente. Richiesta che formalizzerò alla prossima assemblea del Parco convocata per l’approvazione del bilancio 2024 che naturalmente dovrà a mio avviso

essere bocciato dell’assemblea». Soltanto qualche settimana fa era stato il capogruppo dell’Udc, Christian Mulas, a chiede pubblicamente le dimissioni del management di casa Gioiosa.

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