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Bancali, detenuta dà fuoco alla cella: «La mia cliente è incompatibile con la prigione»

In isolamento dopo aver dato fuoco alla cella a Bancali. Una donna lombarda, di circa 30 anni, è giunta lunedì sera nel carcere sassarese da quello di Como in concomitanza con un processo che la riguarda, in tribunale a Tempio Pausania, per spaccio di droga, fatti che sarebbero avvenuti a Porto Rotondo lo scorso anno.

Ma all’udienza la giovane non è arrivata a causa del suo gesto. «La mia assistita è del tutto incompatibile con il regime carcerario», dichiara la sua avvocata Sabina Useli che l’assiste insieme al collega Piero Porciani. «Ha problemi psichici e sta molto male. Non può stare in un istituto penitenziario».

Forse l’improvviso trasferimento ha provocato la reazione della donna che ha di fatto reso inservibile la cella ed è stata bloccata dagli agenti penitenziari. «Stiamo preparando un’istanza urgente – continua Useli – per riportarla subito a Como dove aveva trovato una certa stabilità facendo l’aiuto cuoco».

Gli avvocati della donna hanno chiesto il rito abbreviato condizionato a una perizia psichiatrica che sarà redatta dal professor Nicola Polani.

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