L’immagine del martirio di Gavino, Proto e Gianuario nella più grande xilografia al mondo, realizzata a Porto Torres dall’artista turritano Giovanni Dettori insieme ad alcuni dei suoi allievi del corso di tecniche dell’incisione dell’Accademia di belle arti “Mario Sironi”. In quell’opera c’è tutta la passione di un’artista e dei suoi allievi, una vera impresa che rappresenta un unicum sia per le notevoli dimensioni (3.60 metri x 2.50) sia per il fatto di essere stata realizzata a più mani.
L’opera è stata presentata al pubblico, venerdì 27 ottobre, in occasione dell’inaugurazione della mostra “OttoMani” nel nuovo laboratorio xilografico, la stamperia dell’incisore, in via Petrarca.
La stampa dell’incisione è stata donata al Comune e dunque all’intera comunità turritana e sarà opportunamente incorniciata per poi essere collocata all’ingresso del Palazzo del Marchese quando l’edificio tornerà ad essere la sede istituzionale dell’amministrazione comunale.
L’artista ha voluto dar vita a un luogo dove il tempo pare fermarsi e dove si raccoglie l’eredità artistica delle attività di intaglio su legno e su pietra compiute dai sardi fin dalla preistoria.
Il laboratorio, custodisce anche due pezzi unici: un torchio Saroglia del 1928 a macinazione meccanica e uno manuale del 1850 appartenuto all’oratorio di San Francesco di Sales fondato da Don Giovanni Bosco e donato dallo storico e xilografo Gianfranco Schialvino il quale ha definito il lavoro un vero e proprio capolavoro. La xilografia dedicata ai Martiri turritani, in particolare al supplizio di Gavino, è stata realizzata in circa tre mesi dopo che Dettori ha accolto l’idea dell’assessora comunale alla cultura Maria Bastiana Cocco di realizzare un’incisione che ricordasse la Passio dei Martiri, vista la concomitanza dell’apertura del nuovo spazio con le giornate dedicate alla commemorazione del martirio avvenuto nella Turris Libisonis del 303 d. C. Ma il risultato è andato oltre ogni possibile aspettativa ed è stato il frutto del lavoro appassionato di Dettori e dei suoi ragazzi, confluito in un’opera che evoca umanità, fede e spirito di identità.
La xilografia è la tecnica di stampa più antica al mondo nata in Asia minore 3500 anni fa.
In Sardegna agli inizi del Novecento e nel periodo della Seconda guerra mondiale ha vissuto una florida stagione artistica attraverso esponenti del calibro di Mario Delitala, Giuseppe Biasi, Carmelo Floris, Antonio Mura e molti altri, tanto da poter parlare di vera e propria “scuola sarda” di xilografia che potrebbe rinascere grazie all’attività di Giovanni Dettori e dei suoi ragazzi.
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