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Regionali, prima il programma dopo il candidato c.sinistra-M5s

Sarà un tavolo politico, ancora
da fissare, a determinare il metodo per la scelta del candidato
del centrosinistra e progressista, passando attraverso un
sondaggio, ma non escludendo neppure l’ipotesi primarie, come
chiede il Partito democratico seppure non incontrando il favore
del M5s. Nel frattempo però la coalizione ha confermato la
volontà di stare insieme e ha deciso di rivedersi venerdì
prossimo 22 settembre per fare sintesi dei punti programmatici,
almeno quelli sui quali verrà trovato un accordo complessivo. E’
quanto emerso nel secondo incontro dell’alleanza del
centrosinistra, allargata a M5s e forze indipendentiste.

   
“Anche questo incontro ha dimostrato che questa grande
coalizione è coesa non solo per il cambiamento ma anche per una
visione programmatica per il futuro della Sardegna – ha detto il
segretario regionale dem Piero Comandini – il metodo scelto dal
Partito Democratico sono le primarie ma c’è anche la politica
perché è importante in questo momento di grandi cambiamenti che
chi dovrà governare la Sardegna con questa coalizione per il
futuro deve avere essere anche un politico che tenga unita la
coalizione ma soprattutto riesca a rappresentare il programma”.

   
Per Giulia Lai di Liberu, “è stato un dialogo sereno e
proficuo. Come indipendentisti di Liberu porteremo al prossimo
tavolo alcuni principi che crediamo debbano essere recepiti nel
programma come il diritto all’autodeterminazione, il referendum
sui poligoni militari e la nostra ipotesi per una nuova legge
elettorale”.

   
“E stato un ragionamento molto intenso e pragmatico sui
temi del programma – ha spiegato Francesco Agus dei Progressisti
– in particolare i consiglieri uscenti hanno anche relazionato
sulla situazione drammatica nella quale versa la regione che non
riesce più a curare i propri cittadini e a spendere le proprie
risorse. Da qui partiremo per costruire un programma innovativo.

   
Non immaginiamo – ha proseguito – documenti di centinaia di
pagine, che sono poco utili e molto sconnessi dalla realtà, ma
pochi punti condivisi che tracceranno il perimetro programmatico
della coalizione”.

   

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