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Sassari, accusato di maltrattamenti domestici: si pente e ritorna a vivere in famiglia

È comparso nell’aula del Tribunale di Sassari con l’accusa di maltrattamenti in famiglia, ma ha scelto l’aiuto psicologico. L’uomo, un sassarese di 53 anni, era stato denunciato dalla figlia minore per violenza domestica: schiaffi, strattonamenti e angherie. La ragazzina 14enne aveva segnalato gli episodi di maltrattamenti alle sue insegnanti che, preoccupate, avevano provveduto a comunicare alla dirigente scolastica quanto raccontato dalla studentessa.

Il caso era finito al Tribunale dei minori ed era stato segnalato alla Procura della Repubblica che, preso atto della denuncia, su autorizzazione del Tribunale di Sassari ha provveduto ad allontanare l’uomo dalla figlia e dalla moglie, quest’ultima vittima di maltrattamenti emotivi e non fisici.

In aula, davanti al collegio presieduto dal giudice Monia Adami, a latere Valentina Nuvoli e Paolo Bulla, il 53enne, nell’ultima udienza, ha ammesso di aver usato violenza fisica nei confronti della figlia, riconoscendo che il percorso di sostegno psicologico di ricostruzione della genitorialità, proposto dal legale della difesa, Luigi Satta, e dall’avvocato della parti civili, Sabrina Falchi, ha aiutato i componenti la famiglia a superare le difficoltà e i contrasti.

L’uomo su richiesta della moglie e la figlia e su autorizzazione del tribunale ordinario è ritornato a vivere con i propri familiari. 

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