Partenza e traguardo ad Olbia. Giovedì 1 giugno dopo lo start alle 18.02 dal Lungomare olbiese, subito la prova speciale televisiva ale 18.05. Venerdì 2, 6 tratti cronometrati, compresi i due passaggi sulla lunga ed inedita “Monte Lerno” da 50 Km, ps più lunga della storia del RIS. Sabato 3, ancora 8 prove speciali e domenica 4 tappa conclusiva con gli ultimi 4 crono prima dell’arrivo ed il podio finale a partire dalle ore 15. Senza precedenti la copertura TV nazionale, che si sommerà a quella live internazionale di WRC+, grazie all’intervento massiccio della RAI che trasmetterà 5 prove speciali, di cui 1 in diretta per la prima volta su RAI 2. I relatori hanno sottolineato tutti gli aspetti relativi all’evento ACI che in collaborazione con la regione Sardegna è divenuto un punto di riferimento per la promozione efficace attraverso lo spettacolo dello sport motoristico ai massimi livelli.
Angelo Sticchi Damiani: «andammo in Sardegna quando per un privato l’organizzazione di un rally mondiale diventò troppo onerosa. Allora come ACI andammo in Sardegna, dapprima rapporti complicati, molto complicati. Abbiamo resistito consci del fatto che abbiamo il percorso più bello del mondo in una cornice che è la più bella del mondo, dal mare all’entroterra. Ci sono dei meravigliosi e suggestivi luoghi dell’entroterra che son stati scoperti grazie al rally. Ci siamo resi conto che era una scommessa che non si poteva perdere. Poi arrivò questa Amministrazione regionale. Abbiamo qui l’assessore Chessa che ne è la conferma di questo dialogo sempre più efficace. La Sardegna è un’isola e occorre andarci appositamente. Una volta andati ci si innamora. Dal punto di vista logistico sportivo non è stato facilissimo, per i costi che occorre affrontare per una trasferta su un’isola. Siamo l’unica tappa del Mondiale che si svolge su un’isola. Sono stato io a insistere, benché non fossi presidente, con l’ACI ad andare sull’Isola, ed all’inizio furono passaggi molto difficili. Quando si crede in qualcosa e si hanno delle visioni, l’obiettivo si raggiunge. Stiamo rispettando quanto l’Europa ci chiede sotto l’aspetto ambientale e sotto altri aspetti vari aspetti. In Italia abbiamo oltre 20 milioni di auto altamente inquinanti, ci si preoccupa di altro, ma di questa massa di veicoli inquinanti quando ci libereremo. Dobbiamo essere realisti e partire dalla situazione italiana. I paesi nordici non hanno questa zavorra che ci portiamo appresso. Abbiamo un nuovo governo che mostra sensibilità sull’argomento. La mobilità è un diritto e va garantito. Da questo dobbiamo contribuire, anche attraverso il rally ‘Italia, a raggiungere gli obiettivi che tutti desideriamo raggiungere».
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