in

Maltempo: Cavalcata sarda a Sassari rinviata al 4 giugno

Per alta probabilità di piogge, slittano anche eventi collegati

Data l’altissima probabilità di precipitazioni per sabato e domenica, confermata anche oggi dai bollettini meteorologici nazionali e regionali, il Comune di Sassari ha deciso di rinviare al fine settimana del 3 e 4 giugno la Cavalcata sarda e i suoi eventi collegati. È la prima volta, almeno da quando la gestione è in capo al Comune, che una Amministrazione si assume questa responsabilità, mentre in passato si sono attese le evoluzioni meteorologiche fino alla domenica, eventualmente annullandola la mattina stessa.
    “Abbiamo sperato fino a stamattina che le previsioni potessero migliorare prima di prendere una decisione così importante – spiega il sindaco Nanni Campus -. Purtroppo però oggi è stato segnato un ulteriore peggioramento. La Cavalcata sarda non è una manifestazione legata allo scioglimento di un voto religioso che deve tenersi necessariamente in una data, ma l’appuntamento della penultima domenica di maggio è semplicemente una consuetudine. Nel fare questa scelta abbiamo preso in considerazione diversi aspetti: I preziosi abiti abiti indossati dai componenti dei gruppi rischiano di rovinarsi irrimediabilmente, se bagnati, per non parlare della sicurezza dei cavalli e di cavalieri e amazzoni. Fare affrontare ai gruppi un viaggio per poi non potere sfilare, ballare o cantare non è giusto né corretto nei loro confronti”.
    “Abbiamo deciso di spostarla e non cancellarla perché il ritorno economico e di immagine per la città è molto elevato.
    Già l’anno scorso la Cavalcata è stata spostata a settembre a causa del Covid. Ed è stata un successo. Siamo fiduciosi e ci prendiamo questa responsabilità anche questo anno”, conclude il sindaco. 
   

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA


Leggi l’articolo su: Ansa.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Sciopero trasporto aereo, domani 8 voli cancellati da Ita

Stintino, quando a Diego Abatantuono tiravano le orecchie in discoteca