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Mariotti, l’ateneo di Sassari cresce e spinge investimenti

DI VINCENZO GAROFALO

Si è conclusa oggi a Sassari, con l’inaugurazione del 461° anno accedemico dell’Università turritana, la due giorni in Sardegna della ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, ieri a Cagliari per l’apertura dell’anno accademico nel capoluogo sardo e poi in visita all’ex miniera di Sos Enattos, a Lula, sito in corsa per l’installazione dell’Einstein Telescope. L’esponente del governo Meloni ha voluto sottolineare come i due atenei sardi possano e debbano “fare squadra per portare l’Einstein Telescope a Sos Enattos. Ieri – ha ricordato – ho visitato la miniera e mi sono convinta ancora di più che sia il luogo ideale, perfetto, sia sotto il profilo logistico, sia sotto il profilo della ricerca scientifica. E questo dirò al governo”.

Entrando nel merito delle criticità del mondo universitario, la ministra si è soffermata sul calo generalizzato del numero di studenti iscritti negli atenei, lanciando una proposta su cui il governo è già al lavoro: “Il calo mi preoccupa – ha ammesso -, ma stiamo cercando le soluzioni migliori per invertire questa tendenza. Stiamo lavorando per creare un Erasmus nazionale che favorisca il movimento degli studenti fra gli atenei italiani – ha spiegato – In questo modo cercheremo di supportare gli studenti affincheè possano acquisire competenze, naturalmente sostenendo chi non ha le possibilità economiche”.

Ad aprire l’anno accademico è stato il rettore Gavino Mariotti. “In questi due anni – ha sottolineato – abbiamo avviato numerose iniziative e ottenuto molti esiti positivi. E intendiamo continuare a investire in concretezza e nella solidità di rappporti con le istituzioni del territorio, che come noi hanno a cuore la promozione, in Sardegna, di un processo di crescita fondato sulla conoscenza”. Un ateneo, quello sassarese, che cresce anche nelle immaticolazioni: i dati provvisori dell’Ufficio statistica del ministero dell’Università, aggiornati a gennaio 2023, dicono che Sassari conta un aumento di nuovi iscritti pari al 4% rispetto all’anno passato, avvicinandosi alla soglia delle 3.900 matricole. Un dato di eccellenza, oltre dieci volte superiore alla media nazionale delle immatricolazioni, che segna un incremento di appena lo 0,34%.

Numeri che spingono verso nuovi investimenti, grazie anche ai fondi del Pnrr, su cui l’ateneo ha impostato un’ampia progettazione che ha dato i suoi frutti: la proposta presentata dall’Università di Sassari si è classificata quinta su undici nella graduatoria nazionale. Il progetto “e.INS – Ecosystem of Innovation for Next Generation Sardinia” ha ottenuto un totale di 119 punti, classificandosi al secondo posto tra le proposte specifiche per il sud e al quinto nella graduatoria dell’intero paese. Ha una dotazione di 119 milioni di euro ed è costituito da 24 soggetti, sia di natura pubblica che privata: di questi, 10 sono soggetti costituenti l’Hub, mentre gli altri 14 si suddividono tra coordinatori e affiliati Spoke. 

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Ansa

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