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L’Oristanese in marcia per il diritto alla salute

“Ok soluzioni su medicina territoriale,ora si punti su ospedali”

 Circa 6 km di coda e 500 veicoli, ma nessun trattore, e migliaia di persone in piazza a Oristano per rivendicare il diritto alla salute di un territorio. E’ partito questa mattina da Samugheo il corteo di auto che ha sfilato in tutti i paesi sulla strada per Oristano, da dove è partita una lunga marcia che da via Emilio Lussu porterà davanti alla sede della Asl. Un fiume di persone, tra i quali anche bambini, che hanno sfilato a piedi per le strade cittadine suonato la sveglia alla politica e alla dirigenza della sanità sarda: “servono soluzioni per le carenze dei servizi e la popolazione non starà più a guardare”.
    Un monito che arriva anche dal neonato coordinamento regionale dei comitati sardi per la sanità pubblica, che raccoglie 20 associazioni in tutta la Sardegna. E tra questi quello di Samugheo. “L’assessore Doria ha dimostrato, anche in questi giorni, di avere trovato delle soluzioni per la medicina territoriale, ma ora serve affrontare la questione degli ospedali, visto che l’unico presidio del territorio, il San Martino, a volte non riesce a fr fronte alla richieste che vengono smistate a Sassari o a Cagliari”, dice Antonello Meloni, portavoce del comitato di Samugheo.
    “Questa manifestazione – aggiunge – non è contro l’operato della Regione, ma a supporto di quello che farà. E’ la dimostrazione che s’è un risveglio dell’opinione pubblica nei confronti dei propri diritti. Per questo, ila marcia di oggi deve essere vista come un affiancamento al decisore legislativo per deve vedere che il popolo chiede provvedimenti efficaci”.
   

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