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Ucraina: la battaglia per Bakhmut nei tunnel dell’acciaieria

Si combatte anche sottoterra a Bakhmut, nella rete di tunnel dell’impianto industriale Azom. Almeno secondo i mercenari della brigata Wagner: sul canale del gruppo paramilitare di Yevgeny Prigozhin hanno pubblicato immagini che li ritraggono nell’impianto per la lavorazione di metalli nel centro della città, lo stesso in cui a dicembre il presidente Volodymyr Zelensky consegnò medaglie ai difensori di Bakhmut e dove adesso infuria la battaglia.

Ucraina: il capo della Wagner mostra bare di soldati di Kiev

E’ la battaglia simbolo, fino all’ultima munizione, fino all’ultimo corpo a corpo, sul quale nemmeno Kiev intende cedere di un centimetro, nemmeno adesso che tutto intorno è quasi cenere. Sono rimaste poche anime a Bakhmut, il resto è divorato dalla guerra, ma Zelensky ha tenuto un’altra riunione con i suoi militari e “dopo aver considerato l’andamento dell’operazione difensiva in direzione Bakhmut, tutti i membri dello Stato maggiore hanno espresso una posizione comune sulla necessità di tenere e difendere la città”, ha fatto sapere la presidenza in una nota.

Kiev tiene il punto, non vuole concedere a Mosca la possibilità di piantare una bandierina da offrire alla sua opinione pubblica. E’ vero infatti che da mesi le forze russe non avanzano in maniera significativa e l’Ucraina resta determinata a fare muro, nel tentativo di tenere alla Russia la strada sbarrata. Lasciare Bakhmut – si era spiegato a Kiev a più livelli – vorrebbe dire dare la possibilità alle forze di Putin di aprire un varco. Ma la resistenza si sta pagando al prezzo di migliaia di morti, da entrambe le parti. Il Washington Post ne parla in un’inchiesta dalla quale emerge che le forze ucraine hanno subito perdite significative di uomini e armi dall’inizio della guerra al punto che adesso gli alleati occidentali stanno mettendo in dubbio se resistere a Bakhmut sia una strategia saggia.

Ucraina, bombardamenti a Kramatorsk, sei edifici danneggiati

“La qualità delle forze ucraine è stata degradata da un anno di perdite, l’umore delle truppe in prima linea è cupo, alcuni funzionari ucraini mettono in dubbio la prontezza di Kiev nell’organizzare la controffensiva di primavera”, sottolinea il quotidiano americano, affermando che l’Ucraina potrebbe aver subito fino a 120.000 morti e feriti, rispetto ai 200.000 russi, sebbene le perdite siano tenute segrete anche agli alleati.

Il Washington Post osserva inoltre, sulla base di valutazioni di fonti occidentali e ucraine, che l’afflusso di reclute inesperte, portate in battaglia dall’esercito di Kiev per tamponare le perdite, ha cambiato il profilo delle forze ucraine, che soffrono anche di una carenza di base di munizioni, compresi i proiettili d’artiglieria e le bombe da mortaio, secondo il personale militare sul campo. La situazione attuale sul campo di battaglia potrebbe tuttavia non riflettere un quadro completo delle forze ucraine, ha spiegato un funzionario statunitense, perché Kiev sta addestrando le truppe per la prossima controffensiva separatamente e le sta deliberatamente tenendo fuori dai combattimenti in corso, compresi quelli per la difesa di Bakhmut. Presto inoltre l’Ucraina potrebbe schierare anche i Leopard 2 tedeschi, perché – stando alla Cnn che cita un portavoce del comando di addestramento speciale della Bundeswehr, l’esercito tedesco – i soldati ucraini hanno quasi completato il loro addestramento sui carri armati a Munster, in Germania. Intanto nell’est dell’Ucraina continua lo stillicidio quotidiano di morti e feriti tra i civili: a Kramatorsk, nelle scorse ore, un razzo russo ha danneggiato sei edifici e un civile è morto, sei sono rimasti feriti. Nella regione di Kharkiv una donna di 55 anni si trovava in auto quando la zona è stata bombardata nella mattina: è morta sul colpo. 

 

 

 

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Ansa

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