Un esemplare di Caretta caretta è stato recuperato venerdì dalla Guardia costiera nel molo di sottoflutto del porto di Alghero.
Erano stati alcuni cittadini a allertare la sala operativa, rendendosi conto che la tartaruga era in evidente difficoltà, sotto la banchina. L’equipaggio della motovedetta CP 871, coadiuvato dal personale dell’Area Marina Protetta di “Capo Caccia – Isola Piana” , ha evitato la morte sicura dell’animale che era rimasto impigliato in un groviglio di reti e cime di nylon. Oltre alla pinna natatoria sinistra in pericolo di cancrena, dovuto alla costrizione di fili di nylon, la tartaruga aveva la bocca piena di materiale plastico.
Una volta sulla terraferma la tartaruga marina, alla quale è stato dato il nome di “Agnese”, è stata trasferita nel Centro Recupero Animali Marini del Parco Nazionale dell’Asinara, come da protocollo di intervento della Rete regionale per il recupero della fauna marina. Nella clinica di lungodegenza dell’Asinara la tartaruga è stata presa in cura dai veterinari che hanno estratto gli impedimenti esofagei ed espresso ottimismo per il recupero riabilitativo, al termine del quale verrà rilasciata nel suo ambiente naturale.
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