ALGHERO – Addio a Mario Sinis, per tutti quelli che lo hanno conosciuto, semplicemente Camarrau. Era un uomo di altri tempi, di una generazione nata e cresciuta alla Muraglia, che sapeva prendere con leggerezza la vita, fatta di attimi e momenti da vivere con semplice intensità. Ad Alghero fino a quando la malattia non lo ha debilitato era l’unico che ancora praticava la pesca col “ral“, come in algherese è chiamato il “cerchio” di rete lanciato da sopra la spalla sui pesci intravisti fra le onde, solitamente sotto i bastioni. Già da qualche anno mancava il rumore dei suoi zoccoli sulle ginquetas: con lui se ne va, certamente, un pezzo di Alghero.
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