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Francesca Reggiani, “con Gatta morta si ride sulla seduzione”

L’attrice in tournée in Sardegna con il suo one-woman-show

Francesca Reggiani, eclettica artista romana, è autrice e interprete di “Gatta morta”, one-woman-show scritto insieme a Valter Lupo, sua la regia, e Gianluca Giugliarelli e prodotto da Savà Produzioni Creative.
    Sarà in scena l’11 marzo alle 21 al Teatro Tonio Dei di Lanusei e il 12, sempre alle 21, al Teatro Garau di Oristano per La Grande Prosa del Cedac. La tournée nell’Isola prosegue in primavera: il 19 aprile alle 21 al Comunale di San Gavino Monreale e il 20, stessa ora, al Civico di Sinnai in collaborazione con L’Effimero Meraviglioso.
    “Mi piaceva la parola, ‘Gatta morta’, e poi lo trovo spiritoso: nello spettacolo – racconta all’ANSA l’attrice – andiamo contro un luogo comune. Infatti se un uomo viene considerato un seduttore ‘è un po’ piacione’, si dice a Roma, è positivo, per una donna invece essere affascinante, una seduttrice, non va bene, l’espressione ‘gatta morta’ viene così usata in senso negativo. E’ uno spettacolo leggero, ma soprattutto si ride: come diceva Gigi, ‘a fa’ piagne so’ bboni tutti'”.
    Una pièce sulle pari opportunità e contro le discriminazioni.
    “Per esempio l’età – spiega Reggiani – se un uomo ha facilità a piacere, a sedurre pure da vecchio, una donna a 50-60 anni è considerata anziana. Penso alle mie amiche, tutte single, separate da 10 anni che non riescono a trovare un nuovo amore”.
    Le differenze non finiscono qui. “Anche nello spettacolo, a parte eccezioni come La tv delle ragazze, in cui 30 anni fa cercavamo di dare voce alle donne, affermarsi per un’attrice comica è più difficile, come se l’ironia potesse appartenere solo al mondo maschile – denuncia l’artista – eppure basta pensare ad Anna Marchesini, a Delia Scala, così moderna e così ironica”.
    “Gatta Morta” è un assolo ma con molte voci. “Si parla dell’oggi, con uno sguardo alla realtà che ci circonda, affrontando vari argomenti e faccio vari personaggi – chiarisce l’attrice – C’è l’intervista doppia di Concita De Gregorio e Giorgia Meloni, Federica Sciarelli e la sinistra, ‘chi l’ha vista?’, e poi Carla Bruni”.
   

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