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Donna scomparsa a Olbia, coppia indagata si oppone a sfratto

Tensione in via Petta, sul posto la Polizia locale

Non hanno nessuna intenzione di abbandonare la casa popolare di via Pietro Arentino a Olbia in cui da tempo vivono in maniera abusiva e che risulta essere di proprietà del Comune. Questa mattina Giorgio Beccu, 49enne originario di Berchidda, e la sua compagna Maria Giovanna Meloni, 42enne di Olbia, indagati per l’omicidio e l’occultamento del cadavere di Rosa Bechere, scomparsa lo scorso 25 novembre dalla casa di via Petta, si sono rifiutati di uscire dall’appartamento dopo la notifica ufficiale dello sfratto

Il Comune aveva firmato l’ordinanza di sgombero già lo scorso 22 febbraio e aveva dato alla coppia dieci giorni di tempo per liberare la casa ormai trasformata in un tugurio e nella quale Beccu e Meloni vivono dall’ottobre del 2022. A presentarsi davanti all’abitazione fatiscente, sono stati i responsabili dei servizi sociali comunali e alcuni agenti dalla Polizia locale. La situazione è tesa, perchè la coppia continua a ribadire di non voler lasciare l’abitazione. A coordinare le operazioni il comandante della Polizia locale Giovanni Mannoni.

La donna scomparsa è compagna di Davide Iannelli, il 48enne di origine napoletana che l’11 marzo del 2022 cosparse di benzina e diede fuoco al suo vicino di casa e rivale, Toni Cozzolino, morto dopo 10 giorni di agonia nel reparto di rianimazione dell’ospedale Santissima Annunziata di Sassari. Iannelli comparirà il 9 maggio prossimo davanti ai giudici della Corte d’assise di Sassari per la prima udienza del processo per omicidio.
   

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