Due aerei si sono scontrati all’altezza di Guidonia Montecelio, centro alle porte di Roma. I due velivoli sono precipitati su un prato non lontano da via Longarina e i piloti che erano a bordo sono deceduti nello schianto. Sul posto polizia, carabinieri e personale del 118. L’incidente, secondo le prime informazioni, avrebbe coinvolto due aerei militari d’epoca. Dopo lo scontro, uno dei due è finito in un prato, l’altro su una strada.
I due aerei appartenevano al 60esimo Stormo dell’Aeronautica Militare. In base a quanto si apprende uno dei due velivoli, utilizzati per l’addestramento, è precipitato su una auto parcheggiata a poca distanza da alcune abitazioni mentre l’altro mezzo è caduto su un campo. Non risultano altri feriti.
“Il pilota ha fatto qualcosa per evitare i palazzi, li ha schivati. Secondo me una manovra per graziarci, perché poteva prendere i palazzi”. E’ quanto raccontano i testimoni oculari dell’incidente tra due ultraleggeri costato la vita a il tenente Colonnello Giuseppe Cipriano e il maggiore Marco Maneghello, i due uomini appartenenti al 60esimo Stormo dell’Aeronauta militare.
Guidonia, scontro tra due aerei dell’Aeronautica: auto avvolta dalle fiamme dopo lo schianto
“Pur essendo in corso i doverosi accertamenti, dalle prime ricostruzioni è ragionevole ipotizzare che il velivolo caduto nella strada di un centro abitato sia stato li direzionato dal pilota per recare il minor danno possibile a cose e persone, tanto che i danni sono stati limitatissimi. Diversamente, una precipitazione sugli edifici ai lati della strada avrebbe causato numerose vittime”. Lo afferma in una nota il procuratore di Tivoli, Francesco Menditto in relazione all’incidente di Guidonia.
La collisione tra i due aerei precipitati a Guidonia “è avvenuta nella fase che precede l’atterraggio” e i due mezzi erano impegnati “in un’attività addestrativa che coinvolgeva in tutto quattro velivoli. L’ipotesi per ora è la collisione in volo che ha determinato la caduta dei due aerei ma l’inchiesta accerterà le cause”. Così il generale dell’aeronautica Silvano Frigerio a proposito dell’incidente che ha coinvolto due aerei dell’aeronautica vicino Roma nel quale sono morti due piloti.
“Erano piloti esperti, volavano su diversi mezzi. Da molti anni erano in forze al 60esimo Stormo e al Gruppo volo di Guidonia”. Così il generale dell’aeronautica Silvano Frigerio parlando dei due piloti morti nell’incidente che ha visto coinvolti due aerei dell’aeronautica vicino a Roma. “Il tenente colonnello Giuseppe Cipriano, nato nel 1975 a Taranto, era istruttore di volo, il maggiore Marco Meneghello era nato a Taranto nel 1977 – continua – tutti i piloti dell’Aeronautica sono addestrati anche a manovre per preservare l’incolumità delle persone, ma l’indagine in corso lo appurerà”.
Agenzia ANSA
Prima il boato, poi l’esplosione e le fiamme tra le case. Terrore e paura caratterizzano i racconti dei testimoni che questa mattina hanno assistito all’incidente aereo costato la vita a due piloti dell’Aeronautica Militare a Guidonia, alle porte di Roma (ANSA)
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, un messaggio di cordoglio per la morte dei due piloti dell’Areonautica. “Il tragico incidente aereo in cui hanno perso la vita il Ten. Col. Giuseppe Cipriano e il Maggiore Marco Meneghello, mentre erano impegnati in attività di volo – si legge nel messaggio -, ha destato profonda commozione in tutto il Paese. In questa triste circostanza, voglia rendersi interprete presso l’ Aeronautica Militare e le famiglie dei due Ufficiali dei miei sentimenti di cordoglio, solidarietà e intensa partecipazione al dolore dei congiunti”.
“L’accaduto lo abbiamo scoperto sui canali di informazione. Poi ci hanno dato l’ufficialità dall’Aeronautica. All’inizio non pensavamo ci fosse anche mio fratello”. A parlare, su Rai Radio1, è Alessio Cipriano, fratello del tenente colonnello Giuseppe Cipriano, pilota alla guida di uno dei due ultraleggeri dell’aeronautica militare che in esercitazione si sono scontrati nei cieli di Guidonia, alle porte di Roma. “Era una persona d’oro, una persona speciale – continua -. Ha dato veramente l’anima e la vita. Mio fratello non volava per mestiere. Lo faceva davvero per passione. L’ha fatto da sempre, per tutta la sua vita, fin da quando era ragazzo. Era un istruttore, a detta dei suoi allievi, uno dei migliori mai incontrati. Ha dato veramente l’anima per i suoi allievi, per l’Aeronautica e per il tricolore. Era una persona speciale. In questo momento stiamo per andare a Roma. Siamo in partenza da Potenza, in Basilicata, con i miei genitori. Come ho detto al generale dell’aeronautica che mi ha chiamato, il mio desiderio è di tenere alto il nome di mio fratello: come persona e poi per la sua umanità, generosità e passione”.
Guidonia, scontro fra aerei dell’Aeronautica: morti i due piloti
Nella tarda mattinata, informa l’Aeronautica, due velivoli U-208 del 60/o Stormo di Guidonia, in volo nell’ambito di una missione addestrativa pre-pianificata, “sarebbero entrati in collisione, per cause al momento non note, precipitando al suolo in un’area nei pressi dell’aeroporto militare di Guidonia. I due piloti purtroppo sono deceduti nell’impatto. Sul posto sono intervenute immediatamente le squadre di soccorso. Non ci sarebbero altre persone coinvolte”.
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