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I bambini lasciano Bakhmut. Nord Stream sabotato da gruppo pro-Kiev

   Il consiglio dei ministri ucraino ha approvato l’evacuazione obbligatoria dei bambini dalle zone di combattimento: al momento solo Bakhmut rientra nei criteri per l’applicazione della norma. Lo riferisce l’Ukrainska Pravda. I minorenni dovranno essere accompagnati da uno dei genitori, una persona che li sostituisca o un altro rappresentante legale. Non è consentito il rifiuto di genitori o tutori di evacuare il bambino.”Il dovere dello Stato è proteggere la vita e la salute del bambino”, ha detto il vice primo ministro Irina Vereshchuk.

Il prigioniero ucraino ucciso a sangue freddo dalle forze armate di Mosca è stato identificato. Secondo quanto riportato dall’esercito ucraino su Telegram, “la vittima è Tymofiy Mykolayovych Shadura, un soldato della 30a brigata”, che ha preso parte ai combattimenti nei pressi di Bakhmut, considerato disperso dal 3 febbraio. Secondo alcuni media l’uomo aveva 40 anni.

E’ stato un gruppo pro-Ucraina a sabotare i gasdotti Nord Stream lo scorso anno. Lo riporta il New York Times citando alcune fonti americane, secondo le quali non ci sono indicazioni che il presidente Volodymyr Zelensky e la sua squadra di governo fossero coinvolti nell’operazione.

 

 

Il soldato ucraino ucciso dalle forze armate russe

 

Sull’esecuzione del soldato Kiev ha aperto un’indagine per trovare i responsabili dell’omicidio a sangue freddo. Secondo quanto riporta il sito di Reuters, l’Ucraina ha definito il gesto dei militari russi ripreso nel video come “una sparatoria brutale e sfacciata di una persona disarmata”.

“La liberazione di Bakhmut continua”. L’annuncio è arrivato dal ministro della Difesa russo Serghei Shoigu, aggiungendo che la città nel Donbass ucraino rappresenta una fondamentale linea difensiva per le truppe ucraine e la sua conquista permetterà ai russi di “continuare l’avanzata in profondità nelle difese ucraine”. Secondo una mappa interattiva pubblicata su Internet dall’Istituto per lo studio della guerra (Isw) le forze russe controllano il 40% della città. La mappa del centro studi statunitense, che mostra i movimenti di terra dei soldati di Mosca aggiornati a ieri, indica che la zona controllata dai russi si estende – dal lato orientale – quasi fino al centro della città. Nel consueto messaggio serale al Paese il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha reso noto di aver dato direttive all’Esercito per trovare “tutte le forze” per difendere Bakhmut. “Ho chiesto allo Stato maggiore di trovare le forze appropriate per aiutare la difesa di Bakhmut, nessuna parte dell’Ucraina può essere abbandonata”, ha detto.

L’allerta antiaerea è stata dichiarata in tutta l’Ucraina, secondo la stampa internazionale. La notizia arriva mentre lo stato maggiore dell’esercito di Kiev rende noto che le forze ucraine hanno respinto 37 attacchi russi la notte scorsa nella zona intorno alla città di Bakhmut, nell’est del Paese. Nel complesso le truppe russe hanno lanciato nella notte 50 raid aerei e cinque attacchi missilistici, mentre le forze ucraine hanno effettuato 15 attacchi aerei contro le truppe russe, incluso un attacco a un sistema antiaereo. L’esercito di Kiev ha inoltre reso noto di avere abbattuto un aereo SU-25, nove droni Shaheed e altri otto droni russi.

Le forze armate hanno fornito anche un bilancio degli attacchi di ieri, durante i quali, affermano, sono stati uccisi 1.060 soldati russi, un bilancio che porta il totale delle forze di Mosca eliminate nel Paese dall’inizio dell’invasione a quota 154.830. L’esercito non specifica quanti uomini russi abbiano perso la vita ieri nella città assediata di Bakhmut, ma nei giorni scorsi il ministro della Difesa ucraino Oleksiy Reznikov aveva detto che le perdite russe ammontano fino a 500 soldati al giorno nella battaglia per la conquista della città strategica nell’est del Paese. Il rapporto dello Stato Maggiore indica inoltre che dall’inizio della guerra la Russia ha perso 303 caccia, 289 elicotteri e 2.095 droni. Le forze di Kiev affermano di aver distrutto anche 3.432 carri armati russi, 2.456 sistemi di artiglieria, 488 sistemi di razzi a lancio multiplo, 253 sistemi di difesa aerea, 873 missili da crociera e 18 navi.

Leggi l’articolo su: Ansa.it

Ansa

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