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Einstein Telescope: Bernini, presto la candidatura con Meloni

Presto la candidatura dell’Italia a ospitare l’Einstein Telescope sarà annunciata ufficialmente, con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Lo ha detto la ministra dell’Università e la Ricerca, Anna Maria Bernini, nella Conferenza delle Addette e degli Addetti Scientifici e Spaziali organizzata nell’Università da Padova dal ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale.

“Il governo crede molto nell’iniziativa” e “crediamo che la miniera di Sos Enattos sia il luogo perfetto, e non lo diciamo solo noi, ma il premio Nobel Giorgio Parisi. Se lo dice lui ci crediamo e lavoriamo per questo con tutta la forza”. L’Italia ha individuato la miniera di Sos Enattos, in provincia di Nuoro, per ospitare l’Einstein Telescope, la grande infrastruttura per lo studio delle onde gravitazionali. “Si tratta di un osservatorio sotterraneo estremamente innovativo e sensibile attraverso il quale noi potremo studiare di più e meglio l’universo profondo, la materia oscura e l’energia oscura. C’è chi dice in maniera molto lirica che potremo sentire la musica dei buchi neri”, ha aggiunto Bernini. “Questa non è solo un’affermazione della fisica fondamentale e teorica, c’è di tutto: cosmologia, astrofisica, ci sarà una grande valorizzazione di alcuni comparti come la meccanica, l’intelligenza artificiale, le tecnologie quantistiche, l’ottica. Immaginate tutto quello che girerà intorno a un’infrastruttura di ricerca del genere in termini di acquisizione di nuove tecnologie e ovviamente grande valorizzazione del territorio che la ospiterà. Noi ci crediamo moltissimo”.

PANUCCI, INVESTIMENTO PER ITALIA COMPETITIVA. Quello dell’Einstein Telescope é “un investimento molto importante che l’Italia intende fare su una infrastruttura strategica per il Paese”. A sottolinearlo è Marcella Panucci, capo di gabinetto del ministero dell’Università e della Ricerca, intervenendo alla seconda giornata della Conferenza delle Addette e degli Addetti Scientifici e Spaziali 2023 organizzata nell’Università da Padova dalla Farnesina. Avere infrastrutture di ricerca simili “è importante per la nostra reputazione, l’attrattività e per competere dal punto di vista scientifico ma anche geopolitico con le altre parti del mondo”. “Una infrastruttura di queste dimensioni ci aiuterà ad ascoltare l’universo”, porterà a “scoperte scientifiche nell’ambito del nucleare, della fisica e astrofisica, ma anche rilevantissime ricadute industriali e sociali” e “il ministro Bernini che ha compreso l’importanza del progetto e lo ha sposato”.

Per l’Einstein Telescope si sono candidati anche i Paesi Bassi con Maastricht, ma l’Italia ha tutte le carte in regola per ospitare il progetto. “Ha grandi capacità, già esperienza nella costruzione di laboratori sotterranei come quelli del Gran Sasso dell’Infn”, ospita il progetto dell’Advanced Virgo in Toscana “e ha un sito adatto” per l’Einstein Telescope: “le ex miniere di Sos Enattos a Lula in Sardegna”, ideale anche perché non popolato e non sismico. “E la Sardegna potrebbe avere molto da questo sito, perché l’infrastruttura avrebbe un impatto rilevantissimo dal punto di vista sociale, industriale e scientifico”. Per il progetto “abbiamo coinvolto i livelli più alti della comunità scientifica e della diplomazia. Ora abbiamo bisogno degli addetti scientifici, della rete diplomatica nel lavoro da fare per definire quali sono i Paesi alleati dell’Italia in questo progetto, nel convincere quelli che non lo sono e far capire quanto importante sia questa location, e quanto l’Italia sia centrale per le collaborazioni scientifiche mondiali”.

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Ansa

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