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Aidablu inaugura la stagione crocieristica a Olbia

OLBIA – Per gli ospiti, gran parte di nazionalità tedesca, sono state previste escursioni a La Maddalena, Tempio, in Costa Smeralda, tour enogastronomici nei vigneti della Gallura e, per gli indipendenti, visita in città e shopping. Lo scalo odierno è il primo di 12 approdi programmati per il 2023 dalla compagnia, quattro dei quali ogni sabato di marzo.

Una stagione di ripresa, quella che si annuncia per Olbia, nonostante il calendario annuale degli accosti non sia ancora del tutto definitivo per via della riprogrammazione degli itinerari, degli accordi con le locali agenzie marittime di riferimento e, aspetto da tenere in considerazione, per una crisi, quella del covid, che ha lasciato profonde ripercussioni su un mercato che si risveglia gradualmente nonostante l’attuale e precaria situazione economica mondiale. Sono, infatti, circa 50 gli scali ad oggi confermati nel nuovo aggiornamento, con una stima di passeggeri prossima alle 80 mila unità, circa 20 mila in più dello scorso anno.

Nella programmazione 2023 trovano conferma la MSC, che ritorna ad Olbia con la Orchestra, la Sinfonia e la possibilità di imbarco per un tour nel Mediterraneo; le inglesi Marella Cruises, con la Voyager, e Saga Shipping, con la Spirit of Adventure; le lussuose Silver Sea e Oceania e, per la prima volta, la crociera esclusiva Evrima della flotta Ritz-Carlton Collection, nave da 290 milioni di euro, inaugurata nel 2022, che ripropone in navigazione il lusso dell’omonima catena alberghiera.

«Procediamo con il graduale risveglio del mercato nei nostri porti di sistema – spiega Massimo Deiana, Presidente dell’AdSP del Mare di Sardegna – Dopo Cagliari, anche Olbia, seppur con continui aggiornamenti in calendario e, comunque, con un trend che si annuncia in crescita rispetto allo scorso anno, riparte a pieno regime per accogliere sempre più navi da crociera. Sono diversi i gruppi armatoriali che toccheranno lo scalo dell’Isola Bianca nei prossimi mesi, così come la tipologia di navi e la nazionalità della clientela. Indicatori, questi, di una ripresa a pieni ritmi del settore a livello internazionale e di nuove sfide per i nostri porti e per i territori di riferimento».

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