«Stop all’invio di armi all’Ucraina e stop alla guerra».
È il messaggio lanciato da Sassari, dove una cinquantina di manifestanti si sono riuniti all’emiciclo Garibaldi, per far sentire le ragioni del “No” al conflitto, esattamente un anno dopo l’inizio dell’invasione dell’Ucraina da parte delle truppe russe.
«Meno finanziamenti per gli armamenti e più attenzione verso scuole, ospedali, infrastrutture», un’altra rivendicazione degli organizzatori.
Alla presidio hanno partecipato i ragazzi del Mas, del Fronte della gioventù comunista, Sa Domo de Totus, Caminera Noa, A Foras e Cobas Sardegna.
(Unioneonline/l.f.)
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