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«Serve unità e impegno per la sanità sarda»

ALGHERO – «Da quando è in carica questa Amministrazione regionale, nonostante il grave periodo legato alla pandemia, è stato messo in campo un importante piano di valorizzazione della sanità algherese, territoriale e ospedaliera, con il rilancio del Marino e del Civile. Valuto positivamente, pertanto, l’attenzione che la politica locale pone nei confronti della nostra sanità, in considerazione dell’esperienza del passato che ha visto un progressivo depotenziamento delle strutture ospedaliere cittadine, addirittura mettendo su un binario morto l’ospedale Marino, condannandolo a chiusura o a diversa destinazione non sanitaria». Così il presidente del Consiglio regionale interviene sul duro scontro tra l’assessore regionale alla Sanità Carlo Doria da una parte; e il consigliere regionale Marco Tedde e l’ex sindaco di Alghero Mario Bruno dall’altra. Al centro della polemica la gestione dell’ospedale Marino ad Alghero che divide i due esponenti della coalizione di centro-destra in Regione. Un tentativo quello di Pais di buttare acqua sul fuoco amico, quello in particolare tra i due esponenti della coalizione di centro-destra, Doria e Tedde, che non si sono risparmiati battute al vetriolo nei loro interventi sulla stampa.

«Oggi, per contro, i due ospedali sono oggetto di importanti ristrutturazioni, per un importo di oltre 12,3 milioni di euro per ammodernamento tecnologico, telemedicina e Casa di comunità, che vanno ad aggiungersi ai 27,6 milioni di euro, tra distretto e ospedali, già stanziati nel corso degli ultimi 2 anni, per un totale di circa 40 milioni. Lavori in parte già iniziati e conclusi, altri in corso di appalto, capaci di rendere le strutture a norma di legge, maggiormente funzionali e soprattutto sicure» continua Pais. «Si pensi, per quanto riguarda l’Ospedale Marino, alla cosiddetta “Casa suore”, una intera ala di 500 mq della struttura, chiusa e abbandonata da 30 anni, che da qui a 2 settimane sarà completamente restaurata; ma come anche la riqualificazione delle 3 sale operatorie, finanziata con con 5 milioni di euro, con la prima che verosimilmente sarà resa fruibile intorno al mese di marzo» precisa il presidente Pais. «Ma quel che più conta è il fatto che sia stato chiaramente scolpito nella Legge regionale 24/2020, che il Marino di Alghero costituisca un ospedale di rilievo regionale per l’ortopedia e la riabilitazione anche nell’ottica dell’utilizzo delle nuove tecnologie, contribuendo inoltre al mantenimento della qualificazione di Dea di I livello dell’Ospedale civile di Alghero in maniera autonoma da quello di Ozieri».

«Rimane, naturalmente, il nodo del personale sanitario, medici specialisti e infermieri, la cui penuria continua a mettere a dura prova l’intero sistema sanitario nazionale e regionale – prosegue Pais – ma anche su questo fronte importanti passi avanti sono stati fatti e continueranno a farsene, con l’immissione in ruolo di tutti i professionisti a disposizione». «Un percorso virtuoso iniziato con l’Assessore Nieddu e che l’Assessore Doria sta proseguendo con impegno fattivo e determinazione, che ha visto e vedrà sempre il mio sostegno, totale e concreto” – conclude Michele Pais -. Dopo anni di assenza si vede un’attenzione sconosciuta nel passato che non può che essere accolta positivamente, valorizzando con serietà quello che si è fatto e migliorando ciò che è perfezionabile. La sanità è un terreno che non ammette contrapposizioni ma unità di tutte le forze politiche, a cui mi appello».

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