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Marino, Doria durissimo con gli ex sindaci

ALGHERO – «Da diverse settimane ormai odo starnazzare, come le oche del Campidoglio, alcuni rappresentanti del territorio della Riviera del Corallo circa il declino dell’Ospedale Marino di Alghero attribuito all’incuria della giunta regionale di cui mi onore di far parte. Se dapprima questo chiacchiericcio populista, demagogico e pretestuoso poteva rappresentare una seccatura comparabile al ronzio di qualche zanzara fastidiosa, oggi ha assunto un tono dialettico che non mi consente più di tacere tanto più se arriva anche da esponenti dell’attuale maggioranza regionale. È quindi necessario fare il punto della situazione a beneficio della verità e dell’utenza». Pur senza fare nomi l’affondo dell’assessore regionale alla sanità Carlo Doria al consigliere regionale Marco Tedde è molto forte nei toni e le parole utilizzate. Sul Quotidiano Sanità l’esponente della giunta regionale sardista e leghista attacca senza mezzi termini il collega di coalizione, il forzista Tedde, che da tempo chiede interventi per il nosocomio della sua città ed è da sempre contrario al trasferimento della struttura all’Azienda Ospedaliera Universitaria. E nell’invettiva fa un riferimento non esplicito anche all’ex sindaco Mario Bruno, anche lui più volte critico sulla gestione del Regina Margherita.

«È troppo facile “cavalcare” oggi il malcontento dei pazienti per potersi rifare una verginità in vista della prossima competizione elettorale – tuona Doria -, ma, senza alcuna vena polemica, vi chiedo dove eravate e cosa avete fatto nella vostra veste di primi cittadini dell’Alguer e poi di consiglieri regionali del territorio anche quando siete stati alternativamente in maggioranza nelle stanze dei bottoni ? La risposta è semplice: niente! Avete assecondato il degrado di una struttura ospedaliera che ha rappresentato per l’Ortopedia Sarda un centro di riferimento regionale con il compianto Prof. Mastrandrea che ha dato lustro alla città ed è stato maestro di tanti ortopedici. L’incuria che avete dimostrato nei confronti della sanità algherese, e dell’Ospedale Marino in particolare, ha portato anche ad un degrado strutturale del complesso ospedaliero che, negli ultimi dieci anni che hanno preceduto l’attuale legislatura regionale, ha perso anche i requisiti minimi di legge per garantire la qualità e la sicurezza delle prestazioni. Questo è lo stato dell’arte della decadenza inconfutabile di quel gioiello sanitario di un tempo rappresentato dall’Ospedale Marino di Alghero le cui cause sono sotto gli occhi di tutti».

Doria se la prende con la precedente amministrazione regionale: «Certamente alla sanità algherese non ha giovato il presidio unico introdotto dalla precedente giunta regionale ed abolito con la legge n. 24/2020 sulla nuova riforma sanitaria che ha voluto specificatamente rilanciare la struttura ortopedico-riabilitativa algherese inserendola nel contesto dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Sassari, per restituirle la dignità e i fasti di un tempo». E rilancia gli interventi degli ultimi anni con la Giunta guidata da Solinas: «Per tale ragione si sono resi necessari degli importanti investimenti economici che la regione Sardegna, tramite l’AOU SS, ha fatto volentieri per la ristrutturazione completa e la messa a norma ISO 5 di tre sale operatorie, i cui lavori sono già iniziati, nonché il completamento dell’ala ovest dell’ospedale Marino che ospiterà la nuova struttura dipartimentale di Traumatologia dello sport e tecniche chirurgiche innovative dove verrà attivato il centro di formazione regionale di chirurgia robotica in ortopedia». «Un rilancio delle attività del presidio ospedaliero del Marino, che diverrà inoltre sede di formazione del corso di laurea in scienze infermieristiche e fisioterapia, rappresenterà un volano per tutto il territorio completando l’offerta sanitaria atta a soddisfare i requisiti per il riconoscimento del DEA di I livello del presidio ospedaliero della Pietraia, nonché una possibile attrazione per rilanciare a livello regionale e nazionale il complesso sportivo attiguo che potrebbe veramente ambire a diventare un punto di riferimento per il ritiro e la preparazione atletica di moltissime squadre e club sportivi. Tutto il resto è noia» conclude l’assessore.

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