L'ultimo spettacolo
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february
21feb18:0021:00Tutto Bene Prima Che Arrivassi: magone all'italiana
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Club del Disco presenta:TUTTO BENE PRIMA CHE ARRIVASSI 18 brani tra strilli, sfiga, provincia, trent’anni: breve compendio del magone all’italiana.Un percorso d'ascolto a cura di Olmo Curreli.
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Club del Disco presenta:
TUTTO BENE PRIMA CHE ARRIVASSI
18 brani tra strilli, sfiga, provincia, trent’anni: breve compendio del magone all’italiana.
Un percorso d’ascolto a cura di Olmo Curreli.
Giovedì 21 Febbraio, h19:30, L’Ultimo Spettacolo, Corso Trinità 161, Sassari. Ingresso libero.
A maggio del 2009 una nota etichetta italiana pubblica il primo disco in italiano di una band milanese fino ad allora anglofona: Sfortuna dei Fine Before You Came. Sembrerà iniziare da lì un decennio di gruppi con il nome di sostantivo, testi semplici, disperati e confessionali, ritornelloni alla Vasco e soprattutto un deciso, violento ed eroico rifiuto della crescita. Dieci anni dopo, nostro malgrado cresciuti, cerchiamo di tracciare un percorso personale e musicale, per capire cosa sia rimasto di quel modo di guardare il mondo, cosa abbia trasudato fino alla musica pop italiana, e quali altri gruppi, in modo simile o differente, abbiano cercato di dire quello che avevamo bisogno di sentire.
Ci guiderà in questo percorso Olmo Curreli, voce dei Vilma, gruppo punk a forte componente letteraria.
Artisti trattati, in ordine sparso: FBYC, LA QUIETE, LAGHETTO, VERME, GAZEBO PENGUINS, DAITRO, DISTANTI, AMANDA WOODWARD, RAEIN, VRCVS, DO NASCIMIENTO, DUMMO, ACTION DEAD MOUSE, STORM-O, I CANI, GENERIC ANIMAL, GOMMA, AMESUA, CAPODANNO, RIVIERA, ALTRO, NIENT’ALTRO CHE MACERIE, BATIEN, LE SACERDOTESSE DELL’ISOLA DEL PIACERE, L’AMO, LANTERN, MASSIMO VOLUME, MONTAUK, CHAMBERS, DEATH OF ANNA KARINA, VACANZA, KAIRO, GERDA, GIONA.
CLUB DEL DISCO
Il Club del Disco è una serie di incontri dedicati all’ascolto condiviso della musica. Gli incontri sono ad ingresso libero e gratuito, presso L’Ultimo Spettacolo, in Corso Trinità 161 a Sassari, in una stanza appositamente dotata di impianto hi-fi.
Ad ogni incontro il curatore della serata presenta al pubblico un album da lui prescelto, dopo di che, molto semplicemente, lo si ascolta per intero, tutti insieme. Nella scelta delle opere non vi sono restrizioni di genere. Un unico limite: si tratta di album pubblicati dal 2010 in poi. Contrariamente a quanto sostengono in molti, la buona musica viene prodotta in gran quantità anche oggi, ed è giusto che goda dell’ascolto attento e “monotasking” che hanno ricevuto i grandi classici del passato.
“Percorsi d’ascolto” è la serie del Club del Disco in cui esperti di
musica di chiara fama e dal diverso background ed attitudine ci
guideranno, ciascuno, in una personale “playlist narrata”. Brani
musicali come tappe di un viaggio narrativo non solo riferito alla
musica stessa ma capace di disvelare l’autobiografia dello stesso narratore.
https://www.facebook.com/events/465081460691798/
Time
(Thursday) 18:00 - 21:00
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22feb19:0022:00A cena con l'autore Kia
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KIA - Acostic pop rockUn viaggio musicale che ripercorre i classici del rock fino alle nuove uscite pop rock, tutto rivisitato in chiave acustica.Kia chitarra voce e shaker
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KIA – Acostic pop rock
Un viaggio musicale che ripercorre i classici del rock fino alle nuove uscite pop rock, tutto rivisitato in chiave acustica.
Kia chitarra voce e shaker / Andrea Cossu – chitarra
https://www.facebook.com/events/2111280098966781/
Time
(Friday) 19:00 - 22:00
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23feb19:0022:00Mac and The Bee + A58 live at Ultimo Spettacolo
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SABATO 23 FEBBRAIOULTIMO SPETTACOLOCORSO TRINITA' 161 SSORE 20 CENA APERTIVOORE 21 ELECTRO-ROCK LIVE CONCERT A58Romina Pala - VoceGiovanni Campus - Chitarre e programmazioniAntonio
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SABATO 23 FEBBRAIO
ULTIMO SPETTACOLO
CORSO TRINITA’ 161 SS
ORE 20 CENA APERTIVO
ORE 21 ELECTRO-ROCK LIVE CONCERT
A58
Romina Pala – Voce
Giovanni Campus – Chitarre e programmazioni
Antonio Maciocco – Tastiere, tromba e programmazioni
Felice Carta – Basso
Stefano Fois – Percussioni
Gli A58 sono una band storica del panorama musicale sassarese e isolano. La loro attività si è concentrata soprattutto nel decennio 200-2010, la band spazia fra electro-downrempo-electrojazz e sperimentazione elettronica. Gli A58 di recente hanno ripreso la loro attività per dare vita a un nuovo lavoro dopo circa 10 anni di assenza dalle scene musicali. Per l’occasione la formazione sarà quella del 2004, con Romina Pala alla voce.
Mac and The Bee
Antonio Maciocco Tastiere, Synth, Programmazioni, Effetti
Federico Pazzona: Chitarra, Voce, Programmazioni
Daniele Pala: Batteria, Programmazioni
Bruno Ponchietti: Basso, Programmazioni
I Mac and the Bee nascono nel 2012 da un’idea di Beeside Federico Pazzona e di Antonio Maciocco, con l’obiettivo di dar vita a sonorità che rientrino nel filone dell’elettronica pura. In realtà la forma iniziale si evolve quasi subito accogliendo contaminazioni provenienti dal rock e da altri generi che i due musicisti hanno coltivato nel corso delle precedenti esperienze artistiche. Dopo meno di una anno come duo, Laap Leneida (Daniele Pala) fa il proprio ingresso nella band in qualità di batterista, e il progetto va avanti nella forma di trio, inserendosi a pieno titolo nel filone del synth-electro-prog-rock. La presenza di Daniele è fondamentale: il rinnovato assetto stimola la creazione di altri brani, arricchendo il repertorio di suoni e sperimentazioni differenti. All’inizio del 2014 il trio pubblica il primo disco completo, avvalendosi della collaborazione di un bassista ad hoc per ogni pezzo. Pochi mesi più tardi, entra a far parte della squadra il primo bassista “stabile”, Bruno H Chinaski Ponchietti, portando di fatto il gruppo alla forma attuale e determinando un’ ulteriore evoluzione nel sound.
Nel 2017 la band vince le selezioni di Arezzo Wave Sardgena e partecipa alle finali nazionali che si tengono a Milano, dove ottengono il riconoscimento come “Best Band della seconda giornata di Festival”: Poco dopo, estate 2017, sono gruppo spalla dei Baustelle partecipando ad uno dei più importati festival della musica in Sardegna, Abbabula. Fra la fine del 2017 e inizio del 2018 la band finisce le registrazioni del secondo disco che ufficialmente esce il 30 aprile 2018. Nel frattempo son vincitori del Radiolina Show Case Contest e suonano al Poetto Music Fest, dividendo il palco con band come Grog Joe Perinno e Train to Roots. Sempre nel 2018 il disco dei Mac and The Bee, One of the Two, viene recensito nelle migliori riviste di settore, Rockerilla, Classick Rock, Rumore, Spazio Rock ecc ecc e la band inizia un lungo giro di concerti, giro che li porta a toccare date anche nella penisola, sino ad arrivare in Inghilterra. Nel 2019 la band continuerà il giro di presentazione del proprio lavoro sia in Sardegna sia oltremare.
ONE OF THE TWO – RECENSIONI
ANTONIO BACCIOCCHI per la rivista CLASSICK ROCK
Il quartetto sardo approda al secondo album stupendoci per la capacità di assemblare un multiforme strato di influenze: dal post rock a un funk abrasivo, fino a esplosioni di grunge e stoner. Il tutto con un approccio sperimentale e una modalità da session jazz. Non mancano pennellate elettroniche e poliritmi che riportano perfino ai King Crimson. Un album molto personale e originale, peculiarità non molto frequente in ambito nostrano.
SOPHIA MELFI per la rivista SPAZIO ROCK
Sperimentare è la parola d’ordine del nuovo album dei Mac And The Bee, in cui l’elettronica è sì un punto di arrivo e maturazione artistica, ma potrebbe anche rappresentare un trampolino di lancio verso nuovi repertori, come l’indie rock di cui lo stesso è visibilmente imbevuto. Il disco nasce da un ampio bagaglio musicale che la band si porta costantemente dietro, aperta e pronta a conquistarsi un posto tra i maggiori rappresentati del genere in Italia e nella scena internazionale.
MARCO ZORDAN per INDIEPERCUI
Elettronica che si spinge oltre i confini che conosciamo, elettronica sospinta imprigionata negli occhi vacui di un non definito, ma emblematico, personaggio di copertina ad incorporare elementi, tempi di profusione e accessibilità velata in una spirale tortuosa e cavernosa in grado di sorprendere, in grado di far sperare. Il quartetto sardo confeziona un disco davvero eterogeneo e vitale, capace di spaziare attraverso generi, ma puntando inequivocabilmente ad un rock che non ha frontiere, un rock che porta con sé il profumo di un’internazionalità affacciata alle sonorità del nuovo millennio. Melodie d’oltreoceano quindi per questo One of the two da Feel you fino a Noisy passando per Asleep e I wish per un condensato di impressioni mai celate, ma piuttosto ingabbiate in una musica in grado di smuovere qualcosa dal di dentro che non ha un nome, ma che si pone a essenzialità da riscoprire, si pone a vuoto da colmare oggi più che mai.
DANIELA DARK per UNDERGROUND EXPERIMENT
È un percorso in cui si entra – quasi senza accorgersi – in una dipendenza da loop: in un’intermittenza tra dosi di psichedelia e barbiturici, tant’è che alla fine si ha la netta sensazione di aver compiuto un viaggio sulle montagne russe e ci si vuole subito risalire.
Non è un caso che i nostri quattro portino il riconoscimento di best band e best sound nell’ultima giornata dell’Arezzo Wave Love Milano 2017: nei loro live, che vi consiglio vivamente, i Mac and the Bee creano un impatto sonoro ancora più potente.
ANDREA GHIGNONE per DISTORSIONI.NET
Quello che colpisce del disco, prodotto da Officine Musicali Sassari, è che il quartetto ha un carattere fortissimo e coinvolgente. Si sentono le influenze della band, si sentono i riferimenti agli anni ’90, ma i ragazzi non si fermano ad una pura imitazione, ci mettono del loro e riescono sapientemente ad amalgamare dei suoni che portano il disco nella perfetta contemporaneità, regalando così all’ascoltatore un’esperienza piacevole e facilmente godibile. Un ottimo album che conferma la buona preparazione tecnica dei Mac and The Bee.
IANIRA DE NINNO per la rivista ROCKERILLA
One of the two è un disco intenso, in cui diverse sonorità si alternano e si fondono, con l’elettronica come base per ogni brano, tra cui brillano UInleashed e il synth-electro-rock di Be Like Theme, Body Parts e Noisy. DA TENERE D’OCCHIO!
GIOVANNI GRAZIANO MANCA per la rivista SOUND 36
Il disco si fa ascoltare tutto d’un fiato e, come succede quando si hanno tra le mani album che come questo contengono musica di altissima qualità, One of The Two cresce dentro l’ascoltatore minuto dopo minuto, brano dopo brano, ascolto dopo ascolto. Un’ottima definizione del suono, l’equilibrio perfetto fra i diversi strumenti e una supervisione artistica attenta e ponderata mettono in evidenza l’ottimo lavoro svolto dei singoli musicisti durante la realizzazione del CD. Inappuntabili e mai invasive tastiere e chitarra elettrica, praticamente perfetta la sezione ritmica sempre precisa e senza sbavature
GIAN PAOLO GIABINI per Radiophonica
…PER elettronica, per Mac & The Bee, intendiamo beats da urlo (ascoltare il drum’n’bass applicato all’indie rock di “Unleashed” per esempio, per capire la “coolness” della band in fatto di beats). Ma non solo. Le tastiere e i synth (analogicamente corretti) creano effetti disturbanti piacevoli, spiazzanti quanto basta per rendere la trama dei pezzi sempre molto fruibile (ascoltare “Asleep”). One of the two, in sintesi, è un bellissimo incontro tra cultura dei beats (che siano breakbeat, downtempo o d’n’b poco importa) e quella indie, che porta in sé (e qui è un altro punto forte della band) in maniera omogenea, tutte le esperienze e i suoni suddetti dei singoli appartenenti al gruppo.
MARIO RUGGERI per la rivista RUMORE
I fondatori dei Mac and The Bee arrivano da esperienze diverse (metal, grunge, elettronica, jazz, stoner, fusion, funky) e cercano di trovare un denominatore comune. Bellezza e limite attuale del gruppo. La gioia è di ascoltare un suono nascente che, dalla fusione degli elementi, trova una formula quasi inedita.
ANTONIO CANU per la rivista TARIBARI
Rock music you can dance to, electronic music you can headbang to, mind expanding music you can sweat to. Oppure: i New Order di “Blue Monday” in jam con gli Shudder To Think con Martin Gore alla produzione. E ancora: uno dei lavori musicali più eccitanti dell’anno. Potrei scrivere solo questo e la recensione potrebbe, pigramente, finire qui. Ma vorrebbe dire tacere delle mille sfaccettature ed emozioni di un disco tanto pensato quanto suonato e che riesce a tenere insieme lo stimolo della mente ed il ballo del corpo, il puro piacere dell’ascolto e l’illuminazione del godimento intellettuale.
In questo lavoro i Mac and the Bee sono infatti, nel metodo compositivo, come i Radiohead di Ok Computer: vestono della forma canzone – canzoni bellissime con uno spirito pop spiccato e catchy – la sperimentazione, la complessità e la stratificazione sonora e concettuale mostruosa che sono riusciti a creare in questo “One of the Two”, il loro secondo lavoro sulla lunga distanza.
BAMBY per la webzine DEBASER.IT
L’elettronica degli anni 90 ha sicuramente creato uno spartiacque tra il grunge e il rock come lo si pensa oggi, nel nuovo millennio. Mac & The Bee sono tra i tanti che provano a far sì che il connubio tra rock ed elettronica abbia senso. E dobbiamo dare atto alla band sarda, con questo nuovo disco, di esserci riusciti appieno. Le ritmiche, che pagano chiaramente tributo ai vari scenari della scena electro anni 90 (breakbeat, electro, drum’n’bass, trip hop), sono ben confezionate, da veri soundboy “supercool” tipo DJ Shadow o Roni Size. E accanto a questo impianti ritmico mettono in gioco un armamentario indie rock, e a tratti kraut (le tastiere analogiche) di tutto rispetto, che fa di questo disco un gioiellino di electro rock italiano da non perdere.
https://www.facebook.com/events/949054055303740/
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(Saturday) 19:00 - 22:00
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27feb19:0022:00Cinema US - Trilogia del Dollaro / Per un pugno di dollari
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Ultimo SpettacoloCorso Trinità 161-SSinfo/prenotazioni 3393400769Ore 20.00 aperitivo US - Ore 21 ingresso libero Cinema USprosegue la serie di trilogie da noi programmateLA TRILOGIA DEL DOLLARO DI
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Ultimo Spettacolo
Corso Trinità 161-SS
info/prenotazioni 3393400769
Ore 20.00 aperitivo US – Ore 21 ingresso libero
Cinema US
prosegue la serie di trilogie da noi programmate
LA TRILOGIA DEL DOLLARO DI SERGIO LEONE:
PER UN PUGNO DI DOLLARI – 27 FEBBRAIO
PER QUALCHE DOLLARO IN PIU’ – 6 MARZO
IL BUONO IL BRUTTO IL CATTIVO – 13 MARZO
La cosiddetta Trilogia del dollaro, altrimenti conosciuta come Trilogia dell’uomo senza nome, comprende i tre primi film western diretti dal regista romano Sergio Leone e aventi per protagonista un giovane Clint Eastwood, con le colonne sonore di Ennio Morricone.
Benché non fosse nelle intenzioni di Sergio Leone i tre film vennero considerati parte di una trilogia grazie al successo della figura enigmatica dell’Uomo senza nome (Clint Eastwood, che indossa gli stessi abiti e recita con la stessa mimica in tutti e tre i film).
IL BUONO IL BRUTTO E IL CATTIVO viene considerato da molti un prequel, poiché il personaggio di Eastwood trova gradualmente gli abiti che indossa negli altri due film. Inoltre, nell’ultimo film la Guerra di secessione americana è in pieno svolgimento, mentre nel secondo probabilmente è già conclusa. In realtà Sergio Leone non ha mai dato ulteriori informazioni sull’argomento. Leone, probabilmente, non rinuncia a scherzare e la questione dell’antefatto non va presa alla lettera: è uno dei tanti modi che il regista usa per giocare con i personaggi e con il pubblico. Secondo i ricordi di Carlo Verdone, che nel 2009 condusse uno speciale su Sky dedicato alla carriera di Sergio Leone dal titolo Verdone racconta Leone, il regista aveva chiesto alla produzione americana attori di spicco come Charles Bronson ed Henry Fonda. Essi, non conoscendo Leone, chiesero molti soldi pur di non fare i film. Al regista fu allora suggerito un giovane Clint Eastwood, reduce del successo della serie televisiva Rawhide.
All’interno della trilogia si sviluppa anche il personaggio caratteristico dell’Uomo senza nome: il protagonista è sempre lo stesso uomo, con gli stessi atteggiamenti e vestito sempre dello stesso sarape e dello stesso cappello. Occasionalmente il personaggio ha un nome. Per esempio, nella sceneggiatura de Il buono, il brutto, il cattivo viene chiamato Joe, anche se nel film quel nome non viene mai pronunciato. Gli altri personaggi lo chiamano semplicemente “il biondo”. Nel primo dei tre film viene chiamato Joe per tre volte, mentre nel secondo è conosciuto come “il monco”, per via dell’utilizzo della mano destra unicamente per sparare. Nella trilogia del dollaro la voce italiana di Clint Eastwood era di Enrico Maria Salerno.
https://www.facebook.com/events/2210620882534811/
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(Wednesday) 19:00 - 22:00
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28feb18:0021:00Poetry Slam - L'Ultima Parola - Ultimo Spettacolo
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Ultimo SpettacoloCorso Trinità 161 - SSh. 20.00 - info 3393400769 L'Ultima ParolaPOETRY SLAM... poesia a voce alta Cosa è la poetry slam (o slam poetry)?Si tratta di una
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Ultimo Spettacolo
Corso Trinità 161 – SS
h. 20.00 – info 3393400769
L’Ultima Parola
POETRY SLAM… poesia a voce alta
Cosa è la poetry slam (o slam poetry)?
Si tratta di una gara tra poeti e, in senso più ampio, tra giocolieri della parola di ogni genere.
Le regole fondamentali sono poche, semplici e chiare:
– l’esibizione non può superare i tre minuti (oltre, vengono tollerati i primi dieci secondi; dopodiché viene tolto mezzo punto ogni dieci secondi);
– non si possono usare oggetti scenici o accompagnamenti musicali;
– i testi devono essere scritti di proprio pugno.
La gara è aperta a ogni bipede implume e a ogni lingua, con massima libertà su tema e forma dei testi proposti. A decretare il vincitore sono cinque giurati sorteggiati tra il pubblico presente, chiamati a valutare sia il testo che la sua esecuzione.
In palio l’accesso alle Finali del Campionato Poetry Slam Sardegna 2018/2019, dove ci si gioca la possibilità di prender parte alla FINALE italiana L.I.P.S. (Lega Italiana Poetry Slam). Da lì si può arrivare alla Coppa Europea, che nel 2019 si terrà a Matera, e alla Coppa del Mondo di Parigi, fino alle finali intergalattiche che si terranno su Marte nel 2049.
A presentare la serata saranno:
– Federico Pinna (in arte Pico Piconius), terrestre alto e barbuto, poeta e cantauto-rapper improvvisato. Il suo motto è: vivi e lascia vino. Il suo punto di riferimento è Gerri Scotti;
– Helel Fiori, ospite del pianeta terra. Pregi e difetti: dà sempre opinioni non richieste su qualsiasi argomento . Il suo punto di riferimento è: il cibo.
Nel mentre i Nippel Strasse, meraviglioso duo musicale composto da Fabio Casula e Laura Garau, ci accompagneranno con stacchetti musicali.
Il bando è aperto a un massimo di sei poeti, per garantire un sereno e limpido svolgimento della serata. C’è ancora un posto libero! Per iscriverti contatta Federico Pinna su Facebook o via e-mail:
https://www.facebook.com/federico.pinna.50
https://www.facebook.com/picopiconius/
pinna.federico.ss.95@gmail.com (Oggetto: Info Ultima Parola – Nome)
L’ingresso è libero e gratuito.
Chi avrà l’ultima parola?
https://www.facebook.com/events/293541238025695/
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(Thursday) 18:00 - 21:00
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march
06mar19:0022:00CinemaUS Trilogia del Dollaro/Per Qualche Dollaro in Più
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Ultimo SpettacoloCorso Trinità 161-SSinfo/prenotazioni 3393400769Ore 20.00 aperitivo US - Ore 21 ingresso libero Cinema USprosegue la serie di trilogie da noi programmateLA TRILOGIA DEL DOLLARO DI
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Corso Trinità 161-SS
info/prenotazioni 3393400769
Ore 20.00 aperitivo US – Ore 21 ingresso libero
Cinema US
prosegue la serie di trilogie da noi programmate
LA TRILOGIA DEL DOLLARO DI SERGIO LEONE:
PER UN PUGNO DI DOLLARI – 27 FEBBRAIO
PER QUALCHE DOLLARO IN PIU’ – 6 MARZO
IL BUONO IL BRUTTO IL CATTIVO – 13 MARZO
La cosiddetta Trilogia del dollaro, altrimenti conosciuta come Trilogia dell’uomo senza nome, comprende i tre primi film western diretti dal regista romano Sergio Leone e aventi per protagonista un giovane Clint Eastwood, con le colonne sonore di Ennio Morricone.
Benché non fosse nelle intenzioni di Sergio Leone i tre film vennero considerati parte di una trilogia grazie al successo della figura enigmatica dell’Uomo senza nome (Clint Eastwood, che indossa gli stessi abiti e recita con la stessa mimica in tutti e tre i film).
IL BUONO IL BRUTTO E IL CATTIVO viene considerato da molti un prequel, poiché il personaggio di Eastwood trova gradualmente gli abiti che indossa negli altri due film. Inoltre, nell’ultimo film la Guerra di secessione americana è in pieno svolgimento, mentre nel secondo probabilmente è già conclusa. In realtà Sergio Leone non ha mai dato ulteriori informazioni sull’argomento. Leone, probabilmente, non rinuncia a scherzare e la questione dell’antefatto non va presa alla lettera: è uno dei tanti modi che il regista usa per giocare con i personaggi e con il pubblico. Secondo i ricordi di Carlo Verdone, che nel 2009 condusse uno speciale su Sky dedicato alla carriera di Sergio Leone dal titolo Verdone racconta Leone, il regista aveva chiesto alla produzione americana attori di spicco come Charles Bronson ed Henry Fonda. Essi, non conoscendo Leone, chiesero molti soldi pur di non fare i film. Al regista fu allora suggerito un giovane Clint Eastwood, reduce del successo della serie televisiva Rawhide.
All’interno della trilogia si sviluppa anche il personaggio caratteristico dell’Uomo senza nome: il protagonista è sempre lo stesso uomo, con gli stessi atteggiamenti e vestito sempre dello stesso sarape e dello stesso cappello. Occasionalmente il personaggio ha un nome. Per esempio, nella sceneggiatura de Il buono, il brutto, il cattivo viene chiamato Joe, anche se nel film quel nome non viene mai pronunciato. Gli altri personaggi lo chiamano semplicemente “il biondo”. Nel primo dei tre film viene chiamato Joe per tre volte, mentre nel secondo è conosciuto come “il monco”, per via dell’utilizzo della mano destra unicamente per sparare. Nella trilogia del dollaro la voce italiana di Clint Eastwood era di Enrico Maria Salerno.
https://www.facebook.com/events/2391678144239957/
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(Wednesday) 19:00 - 22:00
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07mar20:0022:00CinemaUS - Trilogia dei Colori/Film Bianco
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TRILOGIA DEI COLORI - Krzysztof Kieślowski: Film blu, Film bianco e Film rosso. Giovedì 7 Marzo - Film Bianco La Trilogia dei colori è composta da tre film realizzati tra
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TRILOGIA DEI COLORI – Krzysztof Kieślowski:
Film blu, Film bianco e Film rosso.
Giovedì 7 Marzo – Film Bianco
La Trilogia dei colori è composta da tre film realizzati tra il 1993 e il 1994 dal regista polacco Krzysztof Kieślowski: Film blu, Film bianco e Film rosso.
Le pellicole sono ispirate ai tre colori della bandiera francese e anche ai tre ideali rivoluzionari da essi rappresentati: blu-libertà, bianco-uguaglianza e rosso-fratellanza.
I tre film, sceneggiati tutti dallo stesso regista e da Krzysztof Piesiewicz, sono concepiti per una visione indipendente l’uno dall’altro ma visti nel loro insieme mostrano numerose connessioni tra loro, o meglio, sono elementi di un’opera pensata nel suo complesso dove ogni UTOPIA va letta in rapporto con le altre.
Indicativa a questo proposito è una scena ricorrente in tutti e tre i film: un’anziana che ha problemi nell’infilare i rifiuti nel cassonetto per la raccolta differenziata. Nel primo film (Blu), Julie (Juliette Binoche) neppure si accorge dell’anziana bisognosa d’aiuto. Ha gli occhi chiusi e il viso rivolto verso il sole; è giovane, davanti a sé ha il futuro e non riesce neppure a immaginare la vecchiaia e i suoi problemi. Nel secondo film (Bianco), Karol (interpretato da Zbigniew Zamachowski) vede la vecchiaia, vede la difficoltà – anche lui ha tanti problemi – ma questo non provoca nessun gesto di solidarietà. Solo nel terzo film (Rosso), che non a caso è dedicato alla fratellanza, Valentine (Irène Jacob) si ferma ad aiutare l’anziana.
https://www.facebook.com/events/2179714682071977/
Time
(Thursday) 20:00 - 22:00
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13mar(mar 13)20:0014(mar 14)22:00CinameUS Trilogia del dollaro / Il Buona Il Brutto Il Cattivo
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Ultimo SpettacoloCorso Trinità 161-SSinfo/prenotazioni 3393400769Ore 20.00 aperitivo US - Ore 21 ingresso libero Cinema USprosegue la serie di trilogie da noi programmateLA TRILOGIA DEL DOLLARO DI
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Corso Trinità 161-SS
info/prenotazioni 3393400769
Ore 20.00 aperitivo US – Ore 21 ingresso libero
Cinema US
prosegue la serie di trilogie da noi programmate
LA TRILOGIA DEL DOLLARO DI SERGIO LEONE:
PER UN PUGNO DI DOLLARI – 27 FEBBRAIO
PER QUALCHE DOLLARO IN PIU’ – 6 MARZO
IL BUONO IL BRUTTO IL CATTIVO – 13 MARZO
La cosiddetta Trilogia del dollaro, altrimenti conosciuta come Trilogia dell’uomo senza nome, comprende i tre primi film western diretti dal regista romano Sergio Leone e aventi per protagonista un giovane Clint Eastwood, con le colonne sonore di Ennio Morricone.
Benché non fosse nelle intenzioni di Sergio Leone i tre film vennero considerati parte di una trilogia grazie al successo della figura enigmatica dell’Uomo senza nome (Clint Eastwood, che indossa gli stessi abiti e recita con la stessa mimica in tutti e tre i film).
IL BUONO IL BRUTTO E IL CATTIVO viene considerato da molti un prequel, poiché il personaggio di Eastwood trova gradualmente gli abiti che indossa negli altri due film. Inoltre, nell’ultimo film la Guerra di secessione americana è in pieno svolgimento, mentre nel secondo probabilmente è già conclusa. In realtà Sergio Leone non ha mai dato ulteriori informazioni sull’argomento. Leone, probabilmente, non rinuncia a scherzare e la questione dell’antefatto non va presa alla lettera: è uno dei tanti modi che il regista usa per giocare con i personaggi e con il pubblico. Secondo i ricordi di Carlo Verdone, che nel 2009 condusse uno speciale su Sky dedicato alla carriera di Sergio Leone dal titolo Verdone racconta Leone, il regista aveva chiesto alla produzione americana attori di spicco come Charles Bronson ed Henry Fonda. Essi, non conoscendo Leone, chiesero molti soldi pur di non fare i film. Al regista fu allora suggerito un giovane Clint Eastwood, reduce del successo della serie televisiva Rawhide.
All’interno della trilogia si sviluppa anche il personaggio caratteristico dell’Uomo senza nome: il protagonista è sempre lo stesso uomo, con gli stessi atteggiamenti e vestito sempre dello stesso sarape e dello stesso cappello. Occasionalmente il personaggio ha un nome. Per esempio, nella sceneggiatura de Il buono, il brutto, il cattivo viene chiamato Joe, anche se nel film quel nome non viene mai pronunciato. Gli altri personaggi lo chiamano semplicemente “il biondo”. Nel primo dei tre film viene chiamato Joe per tre volte, mentre nel secondo è conosciuto come “il monco”, per via dell’utilizzo della mano destra unicamente per sparare. Nella trilogia del dollaro la voce italiana di Clint Eastwood era di Enrico Maria Salerno.
https://www.facebook.com/events/274310346571211/
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13 (Wednesday) 20:00 - 14 (Thursday) 22:00
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14mar20:0022:00CinemaUS - Trilogia dei Colori / Film Rosso
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TRILOGIA DEI COLORI - Krzysztof Kieślowski: Film blu, Film bianco e Film rosso. Giovedì 14 Marzo - Film Rosso La Trilogia dei colori è composta da tre film realizzati tra il
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TRILOGIA DEI COLORI – Krzysztof Kieślowski:
Film blu, Film bianco e Film rosso.
Giovedì 14 Marzo – Film Rosso
La Trilogia dei colori è composta da tre film realizzati tra il 1993 e il 1994 dal regista polacco Krzysztof Kieślowski: Film blu, Film bianco e Film rosso.
Le pellicole sono ispirate ai tre colori della bandiera francese e anche ai tre ideali rivoluzionari da essi rappresentati: blu-libertà, bianco-uguaglianza e rosso-fratellanza.
I tre film, sceneggiati tutti dallo stesso regista e da Krzysztof Piesiewicz, sono concepiti per una visione indipendente l’uno dall’altro ma visti nel loro insieme mostrano numerose connessioni tra loro, o meglio, sono elementi di un’opera pensata nel suo complesso dove ogni UTOPIA va letta in rapporto con le altre.
Indicativa a questo proposito è una scena ricorrente in tutti e tre i film: un’anziana che ha problemi nell’infilare i rifiuti nel cassonetto per la raccolta differenziata. Nel primo film (Blu), Julie (Juliette Binoche) neppure si accorge dell’anziana bisognosa d’aiuto. Ha gli occhi chiusi e il viso rivolto verso il sole; è giovane, davanti a sé ha il futuro e non riesce neppure a immaginare la vecchiaia e i suoi problemi. Nel secondo film (Bianco), Karol (interpretato da Zbigniew Zamachowski) vede la vecchiaia, vede la difficoltà – anche lui ha tanti problemi – ma questo non provoca nessun gesto di solidarietà. Solo nel terzo film (Rosso), che non a caso è dedicato alla fratellanza, Valentine (Irène Jacob) si ferma ad aiutare l’anziana.
https://www.facebook.com/events/378072966276647/
Time
(Thursday) 20:00 - 22:00
Location
L'ultimo spettacolo
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