Le dimissioni collettive di dodici barracelli a Valledoria segnano la fine della storica Compagnia Barracellare, attiva per diciotto anni. Su diciotto componenti totali, dodici agenti, guidati dal capitano uscente Salvatore Pinna, hanno rassegnato le dimissioni formalmente, decretando la decadenza automatica del corpo per insufficienza numerica. La notizia, che ha scosso la comunità locale della provincia di Sassari, è stata accompagnata da un dettagliato documento di 13 pagine indirizzato al sindaco Marco Muretti e al Consiglio comunale, contenente gravi accuse.
Al centro della controversia vi sarebbero presunte violazioni della Legge regionale 25/1988 riguardanti la procedura di nomina del nuovo Capitano. I barracelli dimissionari denunciano come il Consiglio comunale abbia ignorato l’orientamento espresso dall’assemblea interna, che aveva proposto una terna di nomi a scrutinio segreto. In particolare, la votazione consiliare avrebbe ribaltato le preferenze iniziali, procedendo su soli due nominativi e rendendo illegittima l’intera procedura.
Questa situazione di incertezza istituzionale e le successive dimissioni riducono l’organico a soli sei componenti, ben al di sotto della soglia minima di dieci unità prevista dalla legge. La conseguenza diretta è la cessazione del servizio barracellare nel territorio comunale, un duro colpo per la vigilanza e la tutela del patrimonio rurale e ambientale di Valledoria. La comunità attende ora risposte e soluzioni per colmare il vuoto lasciato da questo importante corpo.
Fonte originale e approfondimento: Unionesarda



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