Un grave episodio ha turbato la quiete di Usini, nella provincia di Sassari, dove un turista in tenda è stato bersagliato da pietre e insulti. L’uomo, un viaggiatore che ha percorso oltre 41.000 km a piedi in giro per il mondo, ha denunciato di essere stato aggredito da alcuni ragazzi mentre pernottava, che gli avrebbero lanciato sassi, uno del peso di oltre un chilo, urlando “barbone”.
La vicenda ha immediatamente scatenato la reazione del sindaco di Usini, Antonio Brundu, che ha condannato fermamente l’accaduto. Il primo cittadino ha rivelato di aver chiamato i carabinieri ancor prima della vittima e di aver offerto supporto attraverso la compagnia Barracellare, autorizzando un pernottamento in un’area più sicura. Brundu ha chiarito che un ritardo nella pubblicazione del post del turista sulla pagina Facebook comunale era dovuto a problemi tecnici, non a censura.
“Usini non è un paese di vandali,” ha dichiarato il sindaco, “ma questo episodio ci deve far riflettere e ci impone una condanna ferma e decisa”. Ha assicurato che l’episodio è stato segnalato alle autorità competenti e ha espresso scuse a nome di tutta la popolazione, ribadendo l’impegno dell’amministrazione per la promozione della legalità e dell’accoglienza. “Quattro teppistelli – ha concluso Brundu – non possono rovinare l’immagine del nostro paese”.
Nonostante la spiacevole esperienza, il turista ha anche riconosciuto la generosità di molti residenti usinesi che gli hanno prestato soccorso, contrastando l’amarezza per l’aggressione subita.
Fonte originale e approfondimento: Unionesarda



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