Sassari affronta un allarmante declino demografico, scendendo a 120.497 residenti nel 2024, con quasi cinquemila abitanti persi in appena cinque anni. Un report dettagliato, curato dal Servizio statistica e controllo di gestione, proietta una soglia di 100.000 abitanti al ribasso già nel 2042, evidenziando un saldo naturale fortemente negativo (804 nati contro 1.422 morti).
Controcorrente, il Centro Storico-Santa Maria mostra un lieve incremento, attestandosi a 9.072 residenti. Questo trend positivo è trainato dall’apporto migratorio estero, con gli stranieri che rappresentano il 25,3% della popolazione del quartiere, contribuendo a un saldo migratorio che compensa il deficit di nascite. Comunità da Senegal, Romania, Nigeria, Cina e Ucraina sono tra le più numerose, arricchendo il tessuto sociale della città.
La sfida dello spopolamento, che colpisce duramente periferie e borgate (alcune prossime all’estinzione), richiede interventi mirati. Si propone una strategia per una “Sassari policentrica” con servizi di prossimità, mobilità efficiente, internet veloce e coworking anche nelle frazioni. L’assessore Giuseppe Masala ha sottolineato l’impegno per rendere Sassari più attrattiva per giovani coppie, valorizzare il Centro Storico come modello e sfruttare la transizione digitale per creare nuove opportunità lavorative.
Mentre Sacro Cuore-Monterosello e Latte Dolce-Santa Maria di Pisa mantengono stabilità, quartieri come via Oriani-Prunizzedda e Luna e Sole-Monte Bianchinu registrano cali marcati. Nelle borgate, Ottava e San Giovanni rimangono le più popolose, ma i piccoli nuclei rurali continuano a svuotarsi inesorabile.
Fonte originale e approfondimento: Lanuovasardegna


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