La comunità di Sorso e l’intera provincia di Sassari sono scosse dalla notizia: sette persone, tra dipendenti e una socia, sono state rinviate a giudizio per presunti abusi perpetrati all’interno della casa di riposo “Noli me tollere”. L’inchiesta ha rivelato un quadro agghiacciante di maltrattamenti che avrebbero coinvolto ben 53 anziani ospiti della struttura.
Le accuse sono pesantissime e vanno dalle violenze fisiche e psicologiche – con ospiti insultati, minacciati e persino percossi – all’abbandono di incapace. Alcuni anziani sarebbero stati legati a letti e carrozzine, rinchiusi in camera o privati della cena per punizione. In un caso particolarmente grave, la morte di un’anziana con problemi di deglutizione è stata collegata a un’alimentazione scorretta, portando all’accusa di abbandono per la responsabile e una dipendente.
Oltre ai maltrattamenti, tre imputati devono rispondere anche di esercizio abusivo della professione infermieristica, e un’ulteriore persona è accusata di aver gestito la casa di riposo erogando prestazioni sanitarie senza le dovute autorizzazioni. La vicenda evidenzia la necessità di controlli rigorosi nelle strutture dedicate alla terza età per garantire la dignità e la sicurezza dei più vulnerabili nel nostro territorio.
Fonte originale e approfondimento: Sassarioggi


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